Legge 104, arriva l’aggiornamento: benvenuta 106 | Ecco cosa cambia
Nuova legge 104 - Notizialocale
Un pacchetto di novità punta a riscrivere regole e tutele per persone con disabilità e caregiver: più flessibilità, procedure digitali, permessi rimodulati e un sistema di sostegni più chiaro.
Dopo anni in cui la Legge 104 è stata il riferimento per assistenza, permessi e congedi, l’aggiornamento indicato come “106” promette di portare il sistema in una dimensione più moderna. L’obiettivo è rendere realmente fruibili i diritti, accorciare i tempi delle pratiche e accompagnare i nuclei familiari nelle fasi più delicate dell’assistenza, senza lasciare zone d’ombra interpretative. La cornice resta quella della tutela della persona con disabilità, ma cambiano gli strumenti e il modo in cui vengono erogati.
Il cuore della riforma riguarda tre aspetti: semplificazione delle procedure, maggiore elasticità dei permessi e un sostegno più lineare a chi presta cura quotidiana. Lo schema di intervento prevede una piattaforma unica per domande e documentazione sanitaria, l’armonizzazione dei criteri per l’accesso ai benefici e la possibilità, in determinati casi, di costruire piani personalizzati di assistenza. La parola d’ordine è accessibilità: meno burocrazia, più tempestività.
Permessi più flessibili e congedi meglio calibrati
Tra le novità più attese spicca la rimodulazione dei permessi retribuiti. La fruizione diventa più elastica, con la possibilità di frazionare le ore in micro-slot quando l’assistenza richiede interventi brevi ma ricorrenti. Viene valorizzato il principio della sostituzione: se il caregiver principale non può, un familiare “abilitato” può subentrare senza perdere il diritto al trattamento economico collegato al permesso. Nei mesi in cui il bisogno assistenziale cresce, il monte ore può essere concentrato con una pianificazione concordata con il datore di lavoro, così da sostenere ricoveri, terapie o cicli di riabilitazione.
Si interviene anche sul congedo straordinario. Oltre al mantenimento del posto e della contribuzione figurativa, è prevista una gestione più semplice delle interruzioni e delle riprese, in modo da seguire l’andamento delle cure reali. Nei nuclei con più potenziali caregiver si favorisce un passaggio di testimone ordinato, evitando vuoti di tutela. Resta il principio di non cumulabilità oltre certi limiti, ma le regole vengono rese più leggibili per non trasformare un diritto in una corsa a ostacoli.

Semplificazioni concrete: iter digitale e platea allargata
L’aggiornamento introduce una cabina unica per l’accertamento e il rinnovo della condizione di disabilità: referti caricati online, agenda digitale delle visite, esiti consultabili in tempo reale e condivisione automatica con INPS e datori di lavoro quando serve. Nei casi di patologie stabilizzate o irreversibili, la validità della certificazione è estesa, con controlli mirati anziché ripetuti a scadenze rigide. Per le situazioni complesse, il fascicolo assistenziale digitale raccoglie piani terapeutici, orari di terapia e necessità logistiche, così da collegare più agevolazioni senza duplicare adempimenti.
Cambia anche il perimetro dei beneficiari indiretti. Si chiarisce l’equiparazione di conviventi di fatto e affini entro determinati gradi, rendendo più semplice l’accesso ai permessi quando la rete familiare è diversa dal modello tradizionale. Per i lavoratori autonomi e i professionisti, si delinea un meccanismo di indennità sostitutiva in giorni “coperti”, con procedure dedicate per non penalizzare chi non ha un datore di lavoro. L’idea è avvicinare le tutele tra dipendenti e non dipendenti, pur rispettando le diverse forme contrattuali.
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