Poste Italiane alza il tiro | Il buono che ora rende fino al 5%: quanto guadagni all’anno
Poste Italiane-Notizialocale.it
Un buono fruttifero che arriva fino al 5% lordo di rendimento annuo e una serie di nuove condizioni più generose: Poste Italiane rilancia il risparmio postale e per molti risparmiatori torna la domanda chiave, quanto si può davvero guadagnare ogni anno.
Negli ultimi mesi il ventaglio dei Buoni fruttiferi postali è stato aggiornato con tassi più articolati e durate differenziate, pensate per chi mette da parte soldi per pochi anni e per chi guarda al lungo periodo. Secondo Poste Italiane, oggi si va da prodotti con rendimenti intorno al 2-3% lordo su orizzonti medi e lunghi, fino a un buono dedicato ai minori che può arrivare a riconoscere il 5% lordo annuo in base all’età del beneficiario.
Per capire se conviene, però, non basta leggere la percentuale sul foglio informativo: bisogna tradurre quel numero in euro all’anno, al netto della tassazione e tenendo conto della durata effettiva del buono. I Buoni fruttiferi postali beneficiano della tassazione agevolata al 12,5% sugli interessi e della garanzia integrale dello Stato italiano, due elementi che rendono il calcolo del rendimento particolarmente interessante per chi cerca sicurezza più che speculazione.
Il nuovo volto dei buoni postali tra rendimenti e sicurezza
Il listino attuale dei Buoni fruttiferi postali comprende diverse soluzioni: ci sono il Buono Premium 4 anni, con rendimento annuo lordo a scadenza intorno al 2,50%, il Buono 3×4 con tassi crescenti fino al 3% lordo, il Buono Ordinario a 20 anni con remunerazione anch’essa nell’area del 2,50% e altri prodotti dedicati a esigenze specifiche. In tutti i casi la logica è la stessa: più a lungo si lascia investito il denaro, più il tasso tende a crescere, fermo restando che si può chiedere il rimborso in qualsiasi momento ottenendo almeno il capitale versato, entro i limiti di prescrizione.
Il vero “buono che alza il tiro” è però quello dedicato ai minori, che secondo Poste Italiane può arrivare a riconoscere un rendimento annuo lordo fino al 5%, parametrato all’età del ragazzo al momento della sottoscrizione e della scadenza. È un prodotto pensato per chi vuole costruire nel tempo un gruzzolo per i figli o i nipoti, approfittando di un tasso più generoso rispetto alla media del risparmio postale tradizionale. L’investimento minimo è di 50 euro, non ci sono costi di sottoscrizione o di gestione e si può scegliere tra forma cartacea e dematerializzata, sempre con la copertura dello Stato a fare da scudo alle oscillazioni dei mercati.

Dal 5% lordo agli euro in tasca: esempi di guadagno annuo
Tradurre il 5% lordo in guadagno concreto è meno complicato di quanto sembri. Su un investimento di 10.000 euro in un buono che riconosce il 5% lordo all’anno, gli interessi lordi sarebbero pari a 500 euro. Su questi si applica la tassazione agevolata del 12,5%: l’imposta è 62,50 euro, quindi il rendimento netto annuo scende a circa 437,50 euro, senza considerare l’imposta di bollo, dovuta solo oltre determinati importi e calcolata sul valore complessivo dei rapporti di risparmio.In termini percentuali, il 5% lordo si traduce in circa il 4,375% netto, una resa comunque elevata per uno strumento privo di rischio di mercato.
Gli stessi calcoli si possono applicare a somme più piccole, proprio come suggerisce il simulatore ufficiale messo a disposizione da Poste Italiane: indicando importo e durata, è possibile vedere subito il valore di rimborso a scadenza per i vari tipi di buono. Un versamento di 5.000 euro su un prodotto con tasso lordo del 3% genererebbe 150 euro lordi in un anno, che diventano poco più di 131 euro netti dopo l’imposta sugli interessi, mentre la stessa somma investita su un buono per minori al 5% lordo produrrebbe circa 218 euro netti. La scelta del buono, in pratica, dipende dall’orizzonte temporale, dal profilo di chi risparmia e dall’obiettivo che ci si dà: costruire un capitale per il futuro dei figli, parcheggiare liquidità in attesa di tempi migliori o pianificare un risparmio graduale con nuove sottoscrizioni nel corso degli anni.
