Guidonia, luci spente dopo la Ryder Cup | Lampioni solari fuori uso tra Colleverde 2 e Marco Simone: residenti al buio
Luci spente a Guidonia (Web) - NotiziaLocale
Segnalazioni su via Monte Bianco e alla rotatoria di Marco Simone: lampioni con pannelli fotovoltaici spenti da mesi, incroci e attraversamenti poco sicuri nelle ore notturne.
Nel quadrante di Colleverde 2, a Guidonia Montecelio, tornano al centro dell’attenzione i lavori realizzati in vista della Ryder Cup. A sollevare il caso è Italia dei Diritti, che segnala lampioni con pannelli solari spenti da tempo lungo via Monte Bianco e nell’area della rotatoria di Marco Simone. Per i residenti il risultato è concreto: strade e incroci al buio, visibilità ridotta e una percezione di sicurezza che cala quando il sole tramonta. Il tema non è nuovo, ma l’associazione chiede adesso interventi rapidi per riaccendere i punti luce e riportare condizioni accettabili per chi guida e per chi si muove a piedi nelle ore serali.
La nota diffusa parla di opere “lasciate allo stato di abbandono” a distanza di due anni dall’evento internazionale. La vice responsabile IdD per Guidonia, Rita Belpasso, indica con precisione le zone interessate e insiste sulla funzione primaria dell’illuminazione pubblica: rendere più sicuri incroci e rotatorie in un settore viario molto utilizzato dai residenti. Al suo intervento fa eco il segretario provinciale romano e responsabile per la Politica Interna dell’associazione, Carlo Spinelli, che richiama gli enti competenti a garantire il ripristino, ricordando che l’oscurità “è spesso nemica della sicurezza pubblica”. Il quadro che emerge è quello di un’infrastruttura pensata per valorizzare un’area strategica e che oggi, se spenta, tradisce il suo scopo.
Dove sono i disservizi e perché l’illuminazione conta
Le segnalazioni si concentrano su due snodi: via Monte Bianco, asse di collegamento interno al quartiere, e la rotatoria di Marco Simone, punto di scambio tra flussi locali e traffico diretto verso la zona del golf. Qui, spiegano dall’associazione, i lampioni con pannelli fotovoltaici risultano inattivi da circa un anno e mezzo. Un tratto al buio significa meno capacità di vedere ostacoli, pedoni e ciclisti, soprattutto nelle sere di pioggia quando l’asfalto riflette e inganna. Per chi guida, l’assenza di luce incrementa la distanza di arresto percepita e rende più complessa la lettura di attraversamenti e immissioni laterali. Per chi cammina, riduce la sensazione di sicurezza e la possibilità di farsi notare in tempo dai veicoli in arrivo.
L’illuminazione pubblica non è solo un servizio estetico, ma un tassello essenziale della sicurezza stradale e urbana. Rotatorie e incroci richiedono luci omogenee, prive di zone d’ombra, per aiutare manovre e precedenze. Nei quartieri residenziali, poi, la luce serve anche a scoraggiare comportamenti a rischio e a favorire il controllo sociale. Quando i punti luce restano spenti, il rischio di incidenti e di episodi di microcriminalità percepita aumenta. Da qui l’urgenza di una verifica tecnica: capire se i guasti dipendono da batterie esauste, centraline difettose, cablaggi danneggiati o da una mancata manutenzione programmata.

Cosa chiedono i cittadini e quali possono essere i prossimi passi
L’appello di Italia dei Diritti è diretto: riattivare i lampioni e programmare una manutenzione efficace, così da evitare che l’investimento resti sulla carta. La richiesta è di coinvolgere in modo coordinato gli uffici comunali competenti e i soggetti tecnici che hanno curato la fornitura degli impianti, verificando contratti, garanzie e responsabilità. In parallelo, i residenti puntano a ricevere aggiornamenti chiari su tempi e modalità degli interventi: una mappa delle strade interessate, un cronoprogramma e un canale semplice per nuove segnalazioni.
L’obiettivo resta pratico: restituire luce dove serve, riducendo il rischio di sinistri e migliorando la vivibilità. Per un’area cresciuta negli ultimi anni, la differenza tra una strada illuminata e una spenta è tangibile: cambia il modo di muoversi, di vivere gli spazi e di percepire il quartiere nelle ore serali.
