Assegno unico, nel 2026 arrivano gli aumenti promessi: ecco quanto percepiranno gli aventi diritto

Assegno unico - Notizialocale

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Nel 2026 l’assegno unico subirà un adeguamento al rialzo grazie alla rivalutazione annuale, con incrementi che interesseranno la maggior parte dei nuclei familiari con figli a carico.

L’assegno unico universale è oggi uno dei pilastri del sostegno economico alle famiglie italiane. Introdotto per semplificare e riordinare le precedenti misure, viene aggiornato ogni anno sulla base dell’inflazione rilevata, così da tutelare il potere d’acquisto delle famiglie. Anche per il 2026 è previsto un aumento degli importi, frutto della rivalutazione ordinaria che tiene conto dell’andamento dei prezzi e dell’evoluzione del costo della vita.

Secondo le stime elaborate dagli esperti del settore economico e previdenziale, la rivalutazione prevista potrebbe posizionarsi intorno all’1%, comportando un incremento leggero ma costante sugli importi mensili erogati a ciascun nucleo familiare. L’aumento potrebbe risultare leggermente inferiore alle attese iniziali, ma rappresenta comunque un adeguamento utile per compensare le variazioni del potere d’acquisto registrate nell’ultimo anno.

Come cambiano gli importi e chi rientra negli aumenti del 2026

Gli importi dell’assegno unico variano in base all’ISEE e al numero di figli a carico, con maggiorazioni specifiche per figli under 1 anno, famiglie numerose, figli con disabilità e madri under 21. L’aumento previsto per il 2026 si applicherà proporzionalmente a tutte le fasce, seguendo la struttura delle tabelle già in vigore. L’incremento interesserà quindi sia gli importi base sia le maggiorazioni, sebbene in misura modesta rispetto agli aumenti straordinari concessi negli anni precedenti.

Per le famiglie nella fascia ISEE più bassa si prevedono incrementi maggiormente percepibili, essendo queste le categorie che ricevono l’importo massimo. L’adeguamento toccherà anche le fasce intermedie e quelle ad ISEE più elevato, dove il valore dell’assegno diminuisce ma resta comunque soggetto alla rivalutazione. Anche i nuclei con figli con disabilità vedranno confermati gli importi maggiorati, anch’essi rivalutati.

Banconote - Notizialocale
Banconote – Notizialocale

Gli aumenti stimati e cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Le simulazioni diffuse dagli analisti indicano che, con una rivalutazione intorno all’1%, l’aumento mensile dell’assegno potrebbe oscillare tra pochi euro e cifre leggermente più alte per i nuclei più numerosi e con ISEE più basso. Pur trattandosi di incrementi contenuti, la somma annuale generata dalla rivalutazione rappresenta un aiuto concreto per le famiglie, soprattutto in un contesto economico caratterizzato da continue variazioni dei prezzi. Si tratta comunque di un adeguamento strutturale, destinato a mantenere stabile il valore della misura nel tempo.

Nei prossimi mesi le istituzioni renderanno noti i dati definitivi della rivalutazione, che dipenderanno dai valori ufficiali dell’inflazione annua. Una volta pubblicate le tabelle aggiornate, le famiglie potranno verificare con precisione l’importo spettante e calcolare l’aumento effettivo sul proprio assegno mensile. L’attenzione resta alta, perché anche variazioni minime possono fare la differenza nel bilancio familiare, soprattutto in presenza di più figli. L’aggiornamento del 2026 conferma così la volontà di preservare il sostegno alle famiglie e accompagnare la crescita dei figli in modo più stabile e continuativo.