Tivoli, appello per il treno delle 18:47 | Mozione in Consiglio: “Riparta da Roma Termini”, appello a Trenitalia e alle Regioni

Treno

Treno (Pexels) - NotiziaLocale

Il Consiglio comunale approva la richiesta: riportare a Termini la partenza del regionale veloce RV 4168 delle 18:47, oggi attestato a Tiburtina. “Così si evitano disagi ai pendolari”.

A Tivoli la voce dei pendolari entra nell’aula consiliare. Nella seduta di lunedì 17 novembre il Consiglio comunale ha approvato una mozione che chiede a Trenitalia di far ripartire da Roma Termini il treno RV 4168 delle 18:47, diretto sulla direttrice tiburtina. È un orario strategico per chi esce dagli uffici e dalle scuole del centro: lo spostamento dell’attestazione su Roma Tiburtina, spiegano i promotori, ha creato una catena di disagi fatta di coincidenze più difficili, tempi di spostamento allungati e maggiore affollamento nei nodi di interscambio.

La mozione è stata presentata dai consiglieri della lista civica “Una Nuova Storia”Damiano Leonardi, Francesca Chimenti e Adele Porcari – e impegna il sindaco Marco Innocenzi e l’assessore ai Trasporti ad attivarsi presso Trenitalia e Regione Lazio, coinvolgendo anche la Regione Abruzzo, perché il ripristino avvenga “nel più breve tempo possibile”. Sul tavolo, oltre alla qualità del viaggio serale, c’è la tenuta complessiva dell’offerta regionale nelle fasce di punta, quando un aggiustamento di origine/destinazione può fare la differenza per migliaia di utenti.

Cosa chiede la mozione e perché incide sulla vita di chi viaggia

Il documento approvato dall’aula punta a un obiettivo semplice: riportare la partenza dell’RV 4168 alla stazione di Roma Termini, com’era in passato. Per i firmatari, l’attuale attestazione a Tiburtina concentra i flussi su un nodo già sottopressione all’ora di punta e costringe molti viaggiatori a un cambio in più, spesso in corsa, tra Metro e linee regionali. La ripartenza da Termini, sostengono, renderebbe più lineare il percorso per chi lavora o studia in centro, riducendo i tempi “porta a porta” e alleggerendo alcune coincidenze critiche di fine giornata.

La fascia delle 18:30–19:00 è tra le più delicate: bastano pochi minuti di scarto per perdere il treno e attendere il successivo in banchina affollata. Per questo l’aula chiede al Comune di farsi interlocutore attivo con gli enti competenti, mettendo sul tavolo i dati di frequentazione e i reclami raccolti nei mesi scorsi. L’idea è di coordinare la richiesta con la programmazione regionale, in modo da non “spostare il problema” su altre corse ma di riallineare l’orario del RV 4168 alle effettive esigenze dell’utenza dell’asse tiburtino.

Perché Termini (di nuovo): impatti, alternative e prossimi passi

Nell’appello c’è una considerazione più ampia: Termini resta il principale hub di accesso al centro storico e alla rete di superfice, con interscambi immediati verso Metro A/B e numerose linee bus. Per un pendolare significa uscire dall’ufficio, attraversare pochi varchi e salire sul regionale senza cambiare stazione. Tiburtina, nodo moderno e strategico per l’alta velocità e molti regionali, funziona bene per chi già si muove sull’asse B/linee FS; meno per chi ha il baricentro lavorativo intorno a Termini, Repubblica, Barberini o San Giovanni. È qui che, secondo i proponenti, il “ritorno a Termini” dell’RV 4168 può recuperare tempo utile e ridurre gli affollamenti su alcune coincidenze serali.

Il passaggio approvato a Tivoli apre ora la fase politica e tecnica. Il sindaco e l’assessore dovranno costruire un tavolo con Regione Lazio e Trenitalia, coinvolgendo l’Abruzzo qualora la corsa interessi prolungamenti o coincidenze interregionali. Sul piatto, oltre alla modifica del punto di partenza, ci sono i temi di cadenzamento, robustezza della traccia oraria e compatibilità con gli altri RV e regionali che gravitano su Termini in quell’intervallo. Una soluzione condivisa deve evitare “effetti collaterali” su altre linee, motivo per cui i consiglieri chiedono analisi dati e simulazioni puntuali prima del via libera definitivo.

Intanto, i pendolari attendono segnali concreti. La mozione coglie una criticità quotidiana che impatta su tempi di rientro, gestione dei figli, coincidenze con bus e metro. Nelle prossime settimane si capirà se la richiesta troverà spazio nel prossimo aggiornamento orario.