Lavatrice, per fare il bucato devi usare questo tipo di lavaggio: salvi tessuti e bolletta senza rinunciare al pulito | C’è però un errore da evitare se in casa ci sono bimbi

Lavatrice, per fare il bucato devi usare questo tipo di lavaggio: salvi tessuti e bolletta senza rinunciare al pulito | C’è però un errore da evitare se in casa ci sono bimbi

Come fare il bucato-Notizialocale.it (Fonte: Pexels)

Il lavaggio a bassa temperatura può diventare l’alleato numero uno del tuo bucato: se lo usi nel modo giusto, protegge i capi, alleggerisce la bolletta e rispetta l’ambiente, ma con i bambini in casa c’è una regola in più da non dimenticare.

Da qualche anno le lavatrici moderne e i detersivi di nuova generazione sono pensati proprio per funzionare al meglio con cicli a temperatura più bassa, intorno ai 30 gradi. Non è solo una questione di moda “eco”: dietro questa scelta ci sono test di laboratorio, tecnologie più evolute e una maggiore attenzione ai consumi energetici domestici. Fare il bucato in modo intelligente significa intervenire dove davvero si spreca di più, senza rinunciare alla sensazione di pulito e di fresco che cerchiamo quando stendiamo i panni.

Ridurre la temperatura non vuol dire accontentarsi, ma cambiare abitudini. Un lavaggio a 30 gradi, se abbinato al programma corretto e a un detersivo adeguato, è spesso sufficiente per la biancheria di tutti i giorni. In molti casi permette di risparmiare energia, allungare la vita dei capi più delicati e limitare l’impatto ambientale del bucato, che è una delle attività domestiche più energivore. Il segreto è conoscere bene la propria lavatrice e sapere quando questo tipo di lavaggio è la scelta giusta e quando, invece, è meglio alzare la temperatura, soprattutto se in casa ci sono bimbi piccoli.

Perché il lavaggio a 30° può diventare la scelta di tutti i giorni

Il primo vantaggio del lavaggio a 30 gradi è immediato: la lavatrice consuma meno. Scaldare l’acqua è la fase che richiede più energia e abbassare la temperatura di lavaggio significa alleggerire in modo concreto la bolletta della luce, soprattutto se si fanno diversi carichi alla settimana. Le prove condotte su ciclo e detersivi mostrano che, per capi solo mediamente sporchi, lavare a 30° garantisce comunque un buon livello di pulizia, a patto di scegliere un programma non troppo breve e di dosare il detersivo con attenzione.

C’è poi un effetto spesso sottovalutato: la cura dei tessuti. Molti capi che indossiamo ogni giorno, dalle t-shirt ai jeans chiari, soffrono i lavaggi ripetuti ad alte temperature. Colori che scoloriscono, stampe che si rovinano, fibre che si assottigliano. Utilizzare più spesso il lavaggio a 30 gradi aiuta a preservare i tessuti, mantenendo più a lungo la forma e l’aspetto originale dei vestiti. Anche alcuni capi sintetici tecnici, come quelli per lo sport, sono pensati proprio per essere lavati a bassa temperatura. L’importante è rispettare sempre le indicazioni presenti nelle etichette e non improvvisare.

Come fare la lavatrice per risparmiare – Notizialocale.it (Fonte: Pexels)

L’errore da evitare con i bambini in casa: non tutto va lavato a 30°

Se il lavaggio a 30 gradi è perfetto per gran parte del bucato quotidiano, con i bambini piccoli entra in gioco un fattore decisivo: l’igiene. Body, bavaglini, tutine, asciugamani utilizzati spesso a contatto con saliva, cibo, terra o altri residui richiedono un’attenzione in più. L’errore da evitare è pensare che tutto possa essere lavato sempre a 30 gradi: per alcuni capi, soprattutto quelli molto sporchi o che possono essere contaminati da germi e batteri, serve un ciclo a temperatura più alta, generalmente 40 o 60 gradi, quando indicato dalle etichette.

Questo non significa tornare ai vecchi lavaggi bollenti per ogni carico, ma saper fare una scelta consapevole. Una buona strategia è separare il bucato dei bambini più esposto a sporco “difficile” dal resto, riservando i lavaggi a 30 gradi a ciò che è solo leggermente usato e non entra in contatto diretto con zone particolarmente sensibili. Per tutto il resto, meglio programmare un ciclo più caldo, magari con un risciacquo accurato, così da coniugare igiene e sicurezza. In questo modo il lavaggio a 30 gradi rimane un prezioso alleato di risparmio e tutela dei tessuti, senza trasformarsi in una scorciatoia che, soprattutto con i bimbi in casa, potrebbe non essere sufficiente a garantire la tranquillità che cerchiamo quando apriamo l’oblò della lavatrice.