Roma, confermato l’aumento delle tariffe bus turistici | Dopo il Giubileo si continua con il x3: settore sul piede di guerra
Autobus a Roma (pexels) - NotiziaLocale
Una decisione destinata a scuotere il mondo del turismo su gomma: il Comune di Roma Capitale starebbe infatti studiando l’introduzione permanente delle tariffe maggiorate per l’accesso e la circolazione dei bus turistici nella ZTL B del centro storico, misure inizialmente adottate con carattere temporaneo per il Giubileo 2025. Il risultato potenziale è che, dopo il 6 gennaio 2026, data prevista per il termine delle modifiche straordinarie, le tariffe elevate resterebbero in vigore. Le associazioni di settore parlano di “colpo durissimo” e chiedono confronto e chiarezza.
L’ordinanza commissariale approvata lo scorso anno aveva portato, dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2026, un aumento di circa il 200% dei permessi giornalieri e a carnet per bus turistici nella ZTL B, mentre aveva ridotto del 27% i costi per la ZTL A, situata più perifericamente. L’obiettivo dichiarato: decongestionare il traffico nei luoghi monumentali della Capitale e favorire l’intermodalità, incentivando i mezzi pesanti a parcheggiare fuori e usare i mezzi pubblici per raggiungere il centro.
Gli importi e le critiche del settore
Facendo un paragone concreto: per un autobus turistico superiore a 8 metri nella ZTL B si è passati da permessi storici molto più bassi a cifre che raggiungono anche i 720 € per permesso giornaliero o cifre elevatissime per carnet con centinaia di ingressi. Le associazioni di noleggio bus con conducente rilevano che già nel corso del 2025 l’effetto dell’aumento è stato un calo degli arrivi in autobus dell’ordine del 20%, segno che l’aumento ha avuto ripercussioni operative. Le aziende del settore sostengono che rendere permanente la tariffa elevata equivale a rendere insostenibile l’attività, soprattutto per chi opera collegamenti turistici organizzati o secondo formule low cost.
Dal lato dell’Amministrazione comunale, invece, il ragionamento è incentrato sulla necessità di intervenire sul modello di mobilità legata al centro storico, nel pieno dell’anno giubilare, con strumenti capaci di ridurre l’ingresso massiccio dei mezzi pesanti e di preservare ambienti urbani fragili e affollati. Il timore che queste nuove tariffe restino anche oltre l’evento straordinario è reale, tanto che è già emerso un testo di bozza di delibera che punta a fissare le tariffe maggiorate come standard per il futuro.

Strade aperte e scenari futuri per gli operatori e la città
Gli scenari futuri sono diversi. Se il Comune dovesse davvero approvare la tariffa elevata come ordinaria, gli operatori turistici si troverebbero a dover rivedere i prezzi, ridurre il numero di servizi o puntare su altri mezzi di accesso al centro città. Per Roma, invece, potrebbe essere l’inizio di un modello più selettivo nella mobilità turistica: meno bus direttamente nel centro storico, più parcheggi esterni e collegamenti con mezzi più leggeri, a piedi o con mezzi pubblici.
Ma la tensione è alta: molte aziende attendono che venga formalizzata la delibera, e alcune stanno valutando azioni legali o la riduzione dei servizi verso Roma. In gioco non ci sono solo i costi, ma anche la reputazione della città come destinazione turistica accessibile. Il nodo riguarda l’equilibrio tra tutela dei beni culturali e mobilità sostenibile, da una parte, e vivibilità del settore turistico dall’altra. Il prossimo passaggio sarà la discussione in Assemblea Capitolina e l’eventuale approvazione del nuovo regolamento che deciderà se le tariffe maggiorate restano solo un effetto Giubileo o diventano il nuovo standard.
