Monterotondo, spazio agli artisti di strada | Arrivano le nuove “piazze culturali”: il Comune apre ai buskers e alle esibizioni all’aperto
Buskers (Pexels) - NotiziaLocale
Monterotondo sta dando un nuovo volto alle sue aree urbane, trasformando alcune piazze in palcoscenici a cielo aperto per gli artisti di strada. Con una delibera recentemente approvata, l’amministrazione locale ha previsto l’istituzione di “piazze culturali” destinate alle esibizioni di busker, giocolieri, musicisti e performer urbani. L’idea è quella di dare nuova vita a zone pubbliche della città, favorendo creatività, socialità e vivibilità urbana.
Il progetto nasce nell’ambito delle politiche comunali per la cultura e la rigenerazione urbana. Le aree selezionate avranno uno statuto speciale che consente l’installazione temporanea di attrezzature leggere e l’organizzazione di performance artistiche senza obblighi burocratici eccessivi. L’iniziativa è stata accolta positivamente anche dalle associazioni culturali e dagli operatori dello spettacolo, che da tempo richiedevano spazi adeguati per esibirsi in città senza dover necessariamente ricorrere a zone periferiche o margini urbani.
Come funzionano le piazze culturali e cosa cambia per artisti e cittadini
Nel dettaglio, le “piazze culturali” saranno spazi pubblici individuati dal Comune dove sarà possibile organizzare esibizioni in orari stabiliti e con modalità snelle. Gli artisti si potranno presentare spontaneamente, secondo un calendario coordinato dalla direzione Cultura del Comune, oppure partecipare a eventi programmati in collaborazione con le associazioni locali. L’amministrazione ha spiegato che l’obiettivo non è solo “mettere un palco”, ma garantire che lo spazio urbano diventi vissuto, sicuro e accessibile, favorendo la partecipazione della cittadinanza e la promozione del territorio.
Le regole prevedono che le esibizioni non ostacolino la viabilità, che il volume degli strumenti sia compatibile con il contesto e che eventuali attrezzature siano rimosse al termine dello spettacolo. Inoltre, sarà garantita una rotazione tra artisti per favorire l’equità di accesso e la varietà delle performance. Per i residenti significa una città più animata anche nei momenti “meno vivaci”, e per gli artisti un palcoscenico ufficiale dove mostrare il proprio talento, interagire con il pubblico e creare nuove occasioni di visibilità.
Dal punto di vista urbano, l’intervento rappresenta una forma concreta di rigenerazione: le aree selezionate – piazze centrali, vie pedonalizzate, cortili pubblici – vedranno piccoli interventi infrastrutturali per rendere più accogliente la fruizione. Sedute, illuminazione dedicata, predisposizione di attacchi elettrici leggeri e segnaletica temporanea saranno parte del pacchetto. Il Comune ha spiegato che queste operazioni saranno realizzate con risorse contenute ma con grande attenzione ai dettagli, perché lo spettacolo urbano abbia comodità e qualità. Inoltre, è stato messo in rilievo che l’azione non comporta costi per i cittadini, ma punta a valorizzare cultura e territorio in modo partecipato.
Prospettive, benefici e partecipazione futura
Le nuove piazze culturali aprono una prospettiva interessante per Monterotondo: l’arte urbana diventa strumento di socialità e attrazione, non solo intrattenimento occasionale. Il sindaco e l’assessore alla Cultura hanno detto che questa è una scommessa sulla “città vivibile”, dove arte, musica e spettacolo entrano nel quotidiano anziché restare confinati a momenti straordinari. Per il turista o il visitatore significa trovare angoli imprevedibili da scoprire; per i residenti una città più dinamica, e per gli artisti uno spazio stabile e riconosciuto.
Nel medio termine, l’amministrazione comunale prevede di estendere il progetto selezionando ulteriori piazze e valutando l’incremento degli eventi legati alle arti urbane nell’arco dell’anno. Saranno sollecitati anche i commercianti e le associazioni del territorio per partecipare alla gestione: il format prevede che gli artisti possano nascondersi tra le vetrine dei negozi o cantare nei cortili, ma sempre in dialogo con la comunità locale. Le piazze culturali, insomma, sono un nuovo capitolo per la città: un territorio che si muove, che si trasforma, che invita a fermarsi, ascoltare e condividere. Chiunque voglia partecipare o proporre una performance può rivolgersi all’Ufficio Cultura del Comune per le modalità di iscrizione.
