TARI 2026, paghi di più e in più rate: conguaglio obbligato per tutti | niente più sorpresa amichevole
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Dal prossimo anno la TARI cambierà volto: più rate, un conguaglio obbligatorio e un nuovo sistema che rende la bolletta dei rifiuti più articolata per tutti i contribuenti.
Il Comune è stato costretto a intervenire ancora una volta sul regolamento della tariffa rifiuti, in un momento già complicato per gli utenti alle prese con migliaia di accertamenti e richieste di chiarimento. L’adeguamento non nasce da una scelta politica, ma da modifiche imposte dal quadro normativo nazionale, che ha reso necessaria una revisione dell’intero sistema di emissione delle bollette.
La novità principale sarà visibile già nel 2026: l’attuale schema di pagamento non basterà più e verrà introdotta una quarta rata, sotto forma di conguaglio, che arriverà alla fine dell’anno. Una misura destinata a incidere sul portafoglio dei cittadini e a cambiare il rapporto annuale con la TARI.
Cosa cambia davvero: dalle tre rate al conguaglio di dicembre
Già dal 2024, grazie a una modifica approvata nel 2023, Roma Capitale aveva ampliato le rate da due a tre, fissandole ad aprile, luglio e novembre, con la possibilità per i contribuenti di pagare comunque in un’unica soluzione. Da allora il sistema era apparso più flessibile, ma la nuova normativa nazionale ha imposto ulteriori cambiamenti.
La vicesindaca e assessora al Bilancio Silvia Scozzese, intervenuta in commissione congiunta Ambiente e Statuto il 19 novembre, ha spiegato che dal 2026 sarà introdotta una quarta bolletta: un conguaglio obbligatorio emesso dopo il 1° dicembre, reso necessario dalle nuove scadenze relative alla presentazione del Piano Economico Finanziario (PEF). Il Comune, dunque, continuerà a emettere le tre bollette ordinarie, ma a queste si aggiungerà un saldo finale basato sui dati aggiornati.

Perché arriva una bolletta in più e cosa significa per i cittadini
Il conguaglio non è un extra facoltativo: sarà parte integrante della bollettazione e dovrà essere pagato da tutti gli utenti. Il suo importo varierà in base agli aggiornamenti del PEF, influenzando la cifra complessiva dovuta per il servizio di gestione dei rifiuti. Si tratta quindi di una fase di verifica annuale che permetterà al Comune di allineare i costi reali alle tariffe applicate durante l’anno.
Questo meccanismo, pur obbligato dalle normative nazionali, porterà a un rapporto più serrato tra cittadini e ufficio TARI, già impegnato a smaltire un’ondata di oltre 70mila accertamenti. Il risultato sarà una TARI più puntuale ma anche più onerosa nella gestione, con una scadenza aggiuntiva che cade in un periodo dell’anno tradizionalmente delicato per le spese familiari. Un cambio di passo che segna la fine delle “sorprese amichevoli” e introduce una nuova disciplina nei pagamenti legati al servizio rifiuti.
