La Lega presenta la legge “anti maranza”: cittadinanza più difficile e revoca più facile | la norma passa al vaglio

La Lega presenta la legge “anti maranza”: cittadinanza più difficile e revoca più facile | la norma passa al vaglio

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La Lega presenta la legge “anti maranza”: cittadinanza più difficile e revoca più facile | la norma passa al vaglio

Nel dibattito politico italiano tornano al centro due parole che, negli ultimi anni, hanno diviso l’opinione pubblica: cittadinanza e sicurezza. E questa volta lo fanno attraverso un nuovo disegno di legge che promette di cambiare molte regole.

La Lega ha presentato alla Camera un pacchetto normativo che il partito stesso ha definito, in una nota, “legge anti maranza”. Dietro la formula comunicativa, però, si nasconde un intervento legislativo molto più ampio, che punta a riscrivere parti fondamentali della disciplina sulla cittadinanza e sul Testo unico dell’immigrazione. Il testo, depositato ma non ancora disponibile sul sito della Camera, è stato illustrato in conferenza stampa dal primo firmatario Jacopo Morrone e dalla vicesegretaria leghista Silvia Sardone.

Il cuore della proposta riguarda l’accesso alla cittadinanza italiana. La Lega vuole aumentare i requisiti e introdurre nuovi criteri di valutazione volti – secondo quanto dichiarato – a garantire che “chi diventa cittadino se lo meriti”.

Per gli adulti, il tempo minimo di residenza legale richiesto per presentare domanda passerebbe da due a quattro anni. Per i giovani nati in Italia o arrivati da piccoli, invece, verrebbe introdotto un test di integrazione da sostenere al compimento dei 18 anni: si dovrà dimostrare la conoscenza della lingua italiana e delle norme del Paese.

Accanto ai requisiti culturali, la proposta introduce anche un filtro penale molto più rigido. Non potranno ottenere la cittadinanza coloro che:

  • hanno condanne definitive per reati non colposi;
  • hanno procedimenti penali in corso;
  • hanno usufruito del perdono giudiziale negli ultimi tre anni.

Un meccanismo che, di fatto, esclude dalla procedura chiunque abbia avuto problemi giudiziari anche di lieve entità, pur essendo cresciuto in Italia e senza aver vissuto in altri Paesi.

Revoca della cittadinanza: soglia più bassa e criteri più ampi

Il disegno di legge interviene anche sulle condizioni che permettono allo Stato di revocare la cittadinanza a un cittadino naturalizzato. Oggi la revoca è già prevista, ma con condizioni più stringenti. La Lega propone che la perdita della cittadinanza scatti automaticamente in caso di:

  • condanna definitiva superiore a 5 anni di carcere;
  • condanna superiore a 3 anni se relativa a reati che rientrano nella “violenza di genere”.

Secondo Morrone, questo avrebbe un “effetto deterrente” sulle intenzioni criminali e garantirebbe un accesso alla cittadinanza solo a chi dimostra “vera integrazione”.

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Ricongiungimenti familiari: requisiti economici triplicati

Il ddl interviene anche sul tema dei ricongiungimenti familiari, sostenendo che gli attuali criteri possano permettere un “accesso surrettizio allo stato sociale”. La proposta prevede:

  • triplicazione del reddito minimo richiesto per ricongiungersi con uno o più familiari;
  • estensibilità dell’obbligo di assicurazione sanitaria per tutti i parenti ricongiunti.

Oggi, per un ricongiungimento, servono circa 10.000 euro annui per un familiare e 14.000 per due. La soglia verrebbe portata a livelli molto più alti, tali da limitare la possibilità ai soli redditi superiori alla media nazionale.

Durante la conferenza stampa, non è mancata una polemica interna alla maggioranza. La Lega ha criticato la proposta di Ius scholae lanciata da Forza Italia, che prevedeva la cittadinanza per i ragazzi stranieri che completano due cicli scolastici in Italia. Dopo l’iniziale annuncio, la proposta è stata accantonata perché non sostenuta dagli altri partiti della coalizione.

Sardone ha ribadito la netta contrarietà della Lega, sostenendo che gli alleati non avrebbero verificato né l’opinione pubblica né la compatibilità con la linea comune. Morrone, invece, ha auspicato che tutto il centrodestra sostenga ora il ddl leghista.

La proposta è ora all’esame del Parlamento, dove inizierà il percorso di discussione e modifica. La Lega punta a una stretta significativa: cittadinanza più difficile, revoca più semplice, requisiti economici più elevati per i ricongiungimenti.