Regione Lazio illuminata di rosso | Il palazzo di via Cristoforo Colombo si accende per il 25 novembre: un segnale simbolico contro la violenza sulle donne

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Martedì 25 novembre, per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la sede della Regione Lazio si tingerà di rosso dalle 20 alle 24 come gesto di impegno e memoria.

La Regione Lazio si prepara a celebrare anche nel 2025 la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con un gesto dal forte valore simbolico. Martedì 25 novembre, il palazzo istituzionale di via Cristoforo Colombo sarà illuminato di rosso per quattro ore, dalle 20 alle 24, per richiamare l’attenzione su un tema che, purtroppo, continua ad attraversare in modo drammatico la vita di tante donne. Il rosso, colore che negli ultimi anni è diventato emblema della lotta alla violenza di genere, vestirà la facciata dell’edificio regionale trasformandolo in un grande segnale visibile a tutta la città.

L’iniziativa si inserisce nel quadro delle azioni che le istituzioni mettono in campo in occasione del 25 novembre, una data riconosciuta a livello internazionale per ricordare le vittime di violenza e rilanciare il messaggio di prevenzione, protezione e sostegno. Illuminare il palazzo regionale significa accendere un riflettore fisico e ideale su un fenomeno che non riguarda solo la cronaca, ma la quotidianità di molte famiglie. La scelta di confermare anche quest’anno il gesto vuole sottolineare la continuità dell’impegno della Regione, che non si limita a un giorno di celebrazione ma punta a mantenere alta l’attenzione lungo tutto l’anno.

Un palazzo in rosso: il significato di un gesto che parla alla città

La sede di via Cristoforo Colombo, uno dei simboli amministrativi del Lazio, diventerà per una sera un grande “manifesto” luminoso contro la violenza sulle donne. Dal calare della sera fino alla mezzanotte, il rosso illuminerà la struttura rendendola ben visibile a chi attraversa l’asse viario e le zone limitrofe. Non si tratta di una semplice scelta estetica: il colore richiama le scarpe rosse, le installazioni, le piazze e tutte quelle iniziative che in questi anni hanno raccontato in modo immediato il dramma del femminicidio e delle violenze fisiche, psicologiche, economiche e digitali.

In tanti, osservando il palazzo colorato di rosso, saranno portati a collegare quell’immagine alle storie che spesso riempiono le pagine dei giornali, ai nomi e ai volti delle donne che non ci sono più, ma anche a quelle che cercano di uscire da situazioni di pericolo. Gesti come questo hanno la funzione di ricordare che dietro le statistiche ci sono vite reali e di invitare la cittadinanza a non restare indifferente. La luce che avvolge il palazzo è anche un invito a illuminare le zone d’ombra della società, quelle in cui la violenza resta nascosta tra le mura di casa o dietro il silenzio.

L’iniziativa della Regione Lazio si somma alle tante manifestazioni, cortei, incontri nelle scuole, spettacoli e momenti di riflessione che in questi giorni vengono organizzati in città e in tutto il territorio regionale. In questo modo, la giornata del 25 novembre non resta un appuntamento isolato, ma si inserisce in un percorso più ampio che punta a coinvolgere cittadine e cittadini, istituzioni, associazioni, centri antiviolenza e operatori del settore.

Impegno istituzionale, prevenzione e messaggi oltre il 25 novembre

Accendere il palazzo di rosso è un simbolo, ma dietro quel simbolo c’è la volontà di ribadire l’importanza di politiche concrete. La Regione Lazio, con questa scelta, rilancia il proprio impegno nel contrasto alla violenza di genere, che passa anche attraverso il sostegno ai servizi sul territorio, ai percorsi di uscita dalla violenza, alle campagne informative e alle azioni di prevenzione. Il messaggio che arriva da via Cristoforo Colombo è chiaro: le istituzioni non possono voltarsi dall’altra parte e devono restare un punto di riferimento per chi cerca aiuto.

La stessa nota con cui viene annunciata l’iniziativa sottolinea che il gesto vuole rappresentare “ancora una volta” l’impegno della Regione, come a ricordare che il lavoro su questi temi non parte da zero ma è frutto di un percorso. Ogni anno, purtroppo, i dati confermano che la violenza sulle donne continua a essere un’emergenza sociale: per questo serve un’azione coordinata tra enti locali, servizi sociali, forze dell’ordine, magistratura e mondo associativo. La luce rossa sul palazzo è un segnale visibile di questa alleanza.

Per le donne che vivono situazioni di violenza, sapere che le istituzioni si espongono pubblicamente può rappresentare un incoraggiamento in più a chiedere aiuto, a rompere il silenzio, a rivolgersi a un centro antiviolenza o a un numero di emergenza. Per la società nel suo complesso, significa ricordare che il rispetto e la parità non possono essere dati per scontati e che ognuno, nel proprio ruolo, può contribuire a cambiare le cose: dal modo in cui si parla, alle relazioni quotidiane, fino alla capacità di non sottovalutare segnali e richieste di aiuto.

Martedì 25 novembre, quindi, guardare verso via Cristoforo Colombo significherà anche guardare verso un impegno collettivo. La Regione Lazio che si illumina di rosso non è solo un’immagine suggestiva, ma un invito a prendere posizione, a tenere viva la memoria delle vittime e a costruire, giorno dopo giorno, un territorio in cui nessuna donna debba più avere paura dentro casa, sul lavoro o per strada.