Tivoli, nuove mosse per le case popolari: aggiornata la graduatoria ERP ma il numero degli aventi diritto resta segreto
Comune di Tivoli (Web) - Notizialocale.it
A Tivoli torna al centro del dibattito il tema delle case popolari. Con una nuova determina dirigenziale, il Comune ha aggiornato la graduatoria degli aspiranti assegnatari di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, il sistema ERP destinato alle famiglie con redditi bassi e in condizioni di particolare disagio abitativo. Si tratta dell’aggiornamento semestrale relativo alle domande presentate nel primo semestre del 2025: in tutto 34 nuove richieste che vanno a sommarsi alle posizioni già esistenti in lista.
L’atto è la determina numero 3357, firmata giovedì 20 novembre dalla dirigente ai Servizi sociali Maria Teresa Desideri. Il provvedimento approva formalmente il nuovo quadro, recependo le istanze arrivate entro i termini e aggiornando punteggi e posizioni. Quello che però manca, nero su bianco, è il dato che molti avrebbero voluto conoscere: il numero complessivo degli aventi diritto attualmente in graduatoria, vale a dire quante famiglie oggi possono legittimamente aspirare a un alloggio popolare a Tivoli.
Un’informazione che nel passato recente era stata resa nota e che permette di capire la portata del bisogno abitativo sul territorio. Nel giugno 2024, ad esempio, le famiglie con i requisiti e inserite in graduatoria risultavano 237, in aumento rispetto alle 219 registrate sei mesi prima. Anche allora si parlava di 34 nuove domande relative al semestre precedente, con una parte delle istanze escluse per mancanza di requisiti o documentazione incompleta. Questa volta, invece, nella determina non compare alcun dato numerico sugli aventi diritto aggiornati.
Cosa prevede l’aggiornamento e cosa manca ai cittadini per capire il quadro reale
L’aggiornamento semestrale della graduatoria ERP è una procedura prevista proprio per fotografare l’evoluzione delle domande nel tempo: nuove famiglie che si aggiungono, altre che potrebbero perdere i requisiti, situazioni che cambiano per reddito, composizione del nucleo o condizioni di disagio. Ogni sei mesi gli uffici verificano le istanze pervenute nel periodo di riferimento, controllano i requisiti richiesti dal bando, attribuiscono i punteggi e inseriscono eventuali variazioni.
In questo caso, la determina 3357 certifica che 34 nuove domande sono state analizzate e che la graduatoria è stata aggiornata di conseguenza. Non viene però chiarito quante di queste istanze siano state accolte e quante eventualmente escluse, come invece era stato fatto per il semestre precedente. Allora, su 34 nuove richieste, 8 erano state scartate: quattro perché mancava il requisito della residenza triennale nel territorio comunale, una per assenza di residenza, una per mancato invio del documento d’identità e le ultime due perché la documentazione presentata non era idonea a modificare il punteggio già acquisito.
Oggi questo livello di dettaglio non compare nell’atto, e il numero totale di famiglie ancora in lista resta “coperto”. Un elemento che rende più difficile per cittadini, associazioni e osservatori capire quanto stia crescendo la domanda di alloggi popolari e quale sia il divario tra il bisogno reale e le possibilità di risposta del patrimonio comunale. Chi da tempo attende una casa, o chi sta valutando di presentare domanda, si trova così con informazioni parziali: sa che la graduatoria è stata aggiornata, ma non può misurare l’effettiva pressione sulla lista d’attesa.
Per un tema delicato come quello dell’abitare, in cui ogni posizione in graduatoria corrisponde a una situazione spesso complessa – sfratti, canoni troppo alti, famiglie numerose in pochi metri quadri – la trasparenza sui numeri complessivi è un tassello importante per leggere la realtà e per favorire un confronto pubblico consapevole.

Emergenza casa, precedenti e prospettive per le famiglie in graduatoria
Il dato delle 237 famiglie aventi diritto registrato nel giugno 2024 raccontava già un fabbisogno in crescita rispetto ai mesi precedenti. L’aumento delle domande, in pochi semestri, ha messo in evidenza come il tema dell’emergenza abitativa a Tivoli non sia affatto marginale. I motivi possono essere diversi: precarietà lavorativa, rincari degli affitti sul libero mercato, nuclei monoparentali con redditi più fragili, situazioni di separazioni o sfratti esecutivi.
Per le 34 famiglie che hanno presentato domanda nel primo semestre 2025, l’approvazione della determina è un passo avanti nella procedura, ma non una risposta definitiva. Il loro futuro abitativo resta appeso alla disponibilità effettiva di alloggi e ai tempi con cui verranno assegnati quelli che si renderanno liberi. Nel frattempo, le storie che compongono la graduatoria continuano a scorrere: affitti da pagare mese dopo mese, case sovraffollate, soluzioni di fortuna che diventano permanenti.
In questo contesto, l’invito che arriva da più parti è a rendere sempre più chiaro e leggibile il funzionamento delle graduatorie: indicare i numeri complessivi, spiegare con semplicità i criteri che determinano il punteggio, aggiornare in modo pubblico gli avanzamenti. Perché dietro ogni riga di un elenco ERP non c’è solo un nome, ma una famiglia che aspetta di poter chiamare “casa” un alloggio dignitoso.
