Imu 2026, sconto 50% per le seconde case: ecco la nuova legge che cambia tutto

Tasse - Notizialocale

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Dal 2026 entra in vigore una novità importante per chi possiede seconde case: la normativa introduce uno sconto IMU pensato per ridurre i costi su immobili spesso usati solo in parte dell’anno.

La questione delle seconde case è da tempo al centro del dibattito fiscale, soprattutto per quanto riguarda immobili situati in aree turistiche come mare e montagna. Gli aggiornamenti legislativi riportati nelle nuove disposizioni spiegano che dal 2026 cambierà il modo in cui i Comuni possono applicare agevolazioni e riduzioni sulla tassa.

Questa riforma nasce dall’esigenza di riequilibrare il prelievo sulle proprietà non destinate a prima abitazione, ma utilizzate stagionalmente o affittate per brevi periodi. Il nuovo quadro normativo permette ai Comuni di intervenire più liberamente, creando una tassazione più vicina alle reali modalità d’uso degli immobili.

Cosa prevede la nuova normativa sulle seconde case

La legge stabilisce che le amministrazioni locali possano introdurre riduzioni sull’IMU per le seconde case non occupate stabilmente, ma utilizzate in modo discontinuo, specialmente in località turistiche. Questa possibilità era già discussa da tempo, ma dal 2026 diventa strutturale e più ampia, consentendo ai Comuni di applicare sconti calibrati sulla base delle caratteristiche del territorio.

Il meccanismo interessa in particolare gli immobili situati in montagna, al mare o in Comuni con forte vocazione turistica, dove molte proprietà restano vuote per lunghi periodi dell’anno. La nuova legge riconosce questa particolare condizione e offre ai proprietari un margine di risparmio fino ad ora non previsto.

Imu - Notizialocale
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Quanto si risparmia e chi rientra nello sconto

La riduzione consiste in uno sconto IMU fino al 50% per le seconde case che rispettano i requisiti fissati dal Comune. Ogni amministrazione potrà stabilire criteri specifici, come il periodo in cui l’immobile rimane inutilizzato o la sua destinazione a locazioni brevi in regola.

I proprietari potranno quindi godere di un abbattimento significativo dell’imposta, soprattutto per immobili che non producono reddito stabile o che vengono utilizzati solo per le vacanze. La normativa prevede anche che i Comuni pubblichino linee chiare sui requisiti richiesti, così da garantire trasparenza e uniformità nell’applicazione dello sconto. Una misura che, dal 2026, alleggerirà sensibilmente la pressione fiscale sulle seconde case e che segna un cambiamento sostanziale nel modo di tassare gli immobili stagionali.