Tivoli, rivoluzione mobilità: stop ai bus Cotral diretti, scoppia la polemica sulle navette

Cambia la viabilità a Tivoli: navette sostitutive per l’ospedale al posto dei Cotral extraurbani. Insorgono il PD e il sindaco di Castel Madama per il mancato preavviso.

Bus Cotral

Bus cotral (Sito ufficiale) - NotiziaLocale

Un nuovo assetto per il trasporto pubblico locale

La città di Tivoli si trova al centro di un acceso dibattito riguardante la riorganizzazione del trasporto pubblico e della viabilità urbana. Al centro della controversia vi è la recente decisione di modificare radicalmente le modalità di accesso al centro cittadino e, in particolare, all’area ospedaliera per i mezzi extraurbani. Secondo quanto emerge dalle ultime disposizioni, i bus della rete Cotral non effettueranno più le consuete fermate dirette davanti al nosocomio tiburtino. Al loro posto, l’amministrazione ha previsto l’introduzione di un sistema di navette dedicate, incaricate di coprire l’ultimo tratto del percorso e garantire il collegamento con le strutture sanitarie.

Questa modifica strutturale alla viabilità mira a ridisegnare i flussi di traffico nel cuore della città, ma l’implementazione del servizio navetta in sostituzione delle corse dirette dei pullman regionali ha immediatamente sollevato perplessità. L’obiettivo dichiarato sembra essere quello di alleggerire la presenza di mezzi pesanti nel tessuto urbano, demandando il trasporto capillare a vetture più agili. Tuttavia, la transizione non appare indolore e ha innescato una serie di reazioni a catena sia dal mondo politico locale che dalle amministrazioni dei comuni limitrofi, preoccupati per le ripercussioni sui pendolari e sugli utenti dei servizi sanitari.

La dura reazione politica: “Un esperimento sui cittadini”

Le voci di dissenso non si sono fatte attendere, con il Partito Democratico che si è schierato in prima linea contro le nuove misure adottate. In una nota critica ripresa dalla stampa locale, gli esponenti del PD hanno definito senza mezzi termini l’operazione come un vero e proprio “esperimento sulla pelle dei cittadini”. L’accusa principale rivolta all’amministrazione riguarda l’impatto sociale di questa riorganizzazione: costringere l’utenza a un cambio di mezzo per raggiungere l’ospedale viene visto come un ulteriore ostacolo alla mobilità, specialmente per le fasce più fragili della popolazione che utilizzano il trasporto pubblico per necessità sanitarie.

La definizione di “esperimento” suggerisce, secondo l’opposizione, una mancanza di pianificazione adeguata o una scarsa considerazione per i disagi reali che tale cambiamento comporta nella quotidianità delle persone. Il timore espresso è che la logica della rottura di carico – ovvero la necessità di scendere dal bus extraurbano per salire su una navetta – possa tradursi in ritardi, disservizi e complicazioni logistiche, trasformando un servizio essenziale in un percorso a ostacoli per i residenti e i visitatori.

Consiglio comunale Tivoli
Consiglio comunale Tivoli – NotiziaLoclae

Lo sconcerto dei comuni vicini: il caso Castel Madama

La questione della viabilità tiburtina travalica i confini comunali, coinvolgendo direttamente anche i territori limitrofi che gravitano su Tivoli per servizi essenziali come l’ospedale e le scuole. Particolarmente dura è stata la presa di posizione del sindaco di Castel Madama, che ha denunciato una grave mancanza di comunicazione istituzionale. Il primo cittadino ha dichiarato che le modifiche al servizio Cotral e l’introduzione delle navette sono avvenute “a nostra insaputa”, sottolineando come l’amministrazione del comune vicino non sia stata preventivamente consultata né informata dei cambiamenti in atto.

Questa mancanza di coordinamento sovracomunale rappresenta un punto critico della vicenda. I cittadini di Castel Madama, così come quelli di altri centri della valle che utilizzano i bus Cotral per recarsi a Tivoli, si sono trovati di fronte a una variazione del servizio senza un adeguato preavviso. La protesta del sindaco mette in luce la necessità di un tavolo di confronto più ampio quando si toccano temi sensibili come il trasporto pubblico extraurbano, poiché decisioni unilaterali sulla viabilità di un centro nevralgico come Tivoli finiscono inevitabilmente per ripercuotersi sulla qualità della vita dei pendolari dell’intero distretto.