Spaccio nel cuore di Tivoli | Tre cinquantenni arrestati con cocaina e hashish
Polizia - Notizialocale
Blitz della Polizia di Stato nel centro storico di Tivoli: arrestati due uomini e una donna, tutti italiani di circa 50 anni, e sequestrati circa tre etti e mezzo di cocaina e hashish a pochi passi dal Municipio.
Un via vai sospetto, un monolocale a pochi metri dal Palazzo San Bernardino, sede del Comune di Tivoli, e tre cinquantenni che avevano messo in piedi una piccola ma ben organizzata struttura per lo spaccio di droga nel cuore della città. È questo il quadro emerso dal blitz scattato nel pomeriggio di venerdì 5 dicembre, quando gli agenti del Commissariato di Tivoli hanno arrestato due uomini e una donna, tutti italiani e intorno ai 50 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In totale sono stati sequestrati circa tre etti e mezzo di droga tra cocaina e hashish, insieme a materiale per il taglio e il confezionamento delle dosi.
L’operazione è il risultato di un’attività di osservazione durata diversi giorni, condotta dalla Squadra Anticrimine del Commissariato tiburtino. I poliziotti hanno seguito con discrezione i movimenti di una coppia appena trasferita nel centro storico da Roma, che aveva preso in affitto un piccolo appartamento nei pressi del Municipio. Le presenze ripetute di persone note come assuntori, i brevi incontri in strada e la frequenza delle visite al monolocale hanno acceso i riflettori degli investigatori, che hanno cominciato a ipotizzare l’esistenza di un’attività di spaccio stabile in una delle zone più sensibili e frequentate della città.
Il monolocale vicino al Comune e la coppia insospettabile
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il ruolo della coppia romana era centrale nell’organizzazione. L’uomo e la donna, entrambi sui 50 anni e formalmente incensurati, avevano scelto un monolocale nel centro storico di Tivoli, a ridosso del Palazzo San Bernardino, come base logistica per l’attività. Da circa due settimane gli agenti avevano notato un via vai costante di persone, con ingressi e uscite rapide compatibili con la cessione di stupefacenti. In alcuni casi era la donna stessa a uscire dall’abitazione per incontrare in strada soggetti già conosciuti al Commissariato come consumatori abituali di droga.
Dopo avere raccolto vari elementi e effettuato riscontri discreti, nel pomeriggio di venerdì è scattato l’intervento operativo. La donna è stata fermata in strada per un controllo e, a seguito della perquisizione personale, è stata trovata in possesso di numerose dosi di cocaina già confezionate e pronte per la vendita. Il rinvenimento ha confermato i sospetti maturati nei giorni precedenti e ha dato il via libera alla perquisizione del monolocale utilizzato dalla coppia, dove gli agenti hanno trovato altra sostanza stupefacente e tutto il materiale necessario per il taglio, la pesatura e il confezionamento delle dosi.
L’indagine, tuttavia, non si è fermata al piccolo appartamento. Incrociando le informazioni raccolte sul campo con i precedenti giudiziari e le conoscenze del territorio, la polizia ha ricostruito i rapporti della coppia con un altro uomo, anche lui cinquantenne, residente a Tivoli e già noto alle forze dell’ordine per reati di droga. A quel punto è stata disposta una nuova perquisizione, questa volta in un secondo appartamento, che ha permesso di completare il quadro.

Cocaina e hashish in due appartamenti: gli arresti e la misura dei domiciliari
Nell’abitazione in uso al cinquantenne tiburtino, indicato come figura di riferimento nella gestione della sostanza, gli agenti hanno trovato la parte più consistente dello stupefacente. All’interno dell’appartamento sono stati sequestrati quasi due etti di cocaina e circa un etto e mezzo di hashish, oltre a ulteriore materiale per il confezionamento, bilancini di precisione e strumenti idonei alla preparazione delle dosi. La presenza di quantità significative di droga e l’organizzazione dei locali hanno confermato l’ipotesi di un’attività di spaccio strutturata e non occasionale.
Complessivamente l’operazione ha portato quindi al sequestro di circa tre etti e mezzo di sostanze stupefacenti, tra cocaina e hashish, distribuite tra il monolocale vicino al Municipio e l’abitazione del pregiudicato tiburtino. I tre coinvolti – i due uomini e la donna – sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, nei loro confronti è stata applicata la misura cautelare della detenzione domiciliare in attesa dell’udienza di convalida.
Il fatto che l’attività di spaccio si svolgesse a pochi passi dalla sede del Comune ha suscitato particolare attenzione, mettendo in evidenza come il fenomeno della microcriminalità legata alla droga possa radicarsi anche in aree che, sulla carta, dovrebbero essere presidiate e simbolicamente centrali per la vita istituzionale della città. L’operazione della Polizia di Stato invia così un segnale di controllo e presenza sul territorio, mostrando la capacità di intervenire in modo mirato anche quando le attività illecite si mimetizzano tra le vie del centro storico.
Le indagini, intanto, proseguiranno per ricostruire con precisione i canali di approvvigionamento della droga, la frequenza delle cessioni e l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti. Per ora, la chiusura dei due appartamenti utilizzati per custodire e confezionare le dosi rappresenta un colpo importante a una rete di spaccio che operava all’ombra del Municipio, sfruttando il continuo passaggio di persone e la copertura offerta dalla vita quotidiana del centro cittadino.
