Sermoneta: identificato il 26enne bruciato in auto: Il caso non è chiuso
Identificato dopo tre mesi il 26enne carbonizzato nell’auto a Sermoneta Scalo. Funerali celebrati, ma indagini aperte: suicidio o altro? I misteri continuano.
Dopo oltre tre mesi di complesse analisi del DNA, è stato finalmente identificato il corpo ritrovato carbonizzato all’interno di un’auto nella notte del 14 settembre scorso, in un parcheggio a Sermoneta Scalo, in provincia di Latina. La salma è stata ufficialmente attribuita a un giovane di 26 anni, allontanatosi da casa il pomeriggio dello stesso giorno in cui è avvenuto il tragico ritrovamento. Domenica 21 dicembre i familiari hanno potuto celebrare i funerali e dare l’ultimo addio al ragazzo. Nonostante l’identificazione, le indagini sulla dinamica e le cause della morte rimangono aperte, con il sospetto principale che si tratti di un gesto volontario, anche se molti elementi lasciano spazio a inquietanti interrogativi.

I primi interrogativi: l’auto, la partita e i punti ciechi
L’auto, il gioco, i punti ciechi: primi interrogativi sulla nostra realtà quotidiana.
“Vado a vedere la partita“, questo quanto il 26enne avrebbe detto ai genitori al momento di uscire di casa. Ha preso inizialmente l’auto del padre, una Fiat 500, ma poco dopo ha chiamato per chiedere di poter utilizzare quella della madre, sostenendo che la prima non partiva. Questa circostanza è uno dei primi punti su cui gli inquirenti si stanno concentrando. L’auto della madre è stata ritrovata in un parcheggio di un supermercato e posta sotto sequestro: le autorità stanno verificando se fosse effettivamente funzionante o se ci fosse un altro motivo dietro il cambio.

Le indagini dei Carabinieri proseguono senza sosta per chiarire tutti gli aspetti di questa oscura vicenda. Le telecamere di sorveglianza del parcheggio di Sermoneta, dove è stata ritrovata l’auto carbonizzata con il corpo del giovane, sono state analizzate in maniera approfondita, ma aiutano fino a un certo punto. Dalle immagini, secondo quanto riferito dagli inquirenti, si vede la vettura del 26enne compiere diversi giri in tondo all’interno dell’area di sosta, per poi fermarsi in un punto cieco, non inquadrato direttamente dagli occhi elettronici. Questa manovra ha sollevato ulteriori perplessità, rendendo difficile la ricostruzione degli istanti immediatamente precedenti l’incendio.
Gli investigatori stanno cercando di capire se il ragazzo fosse solo al momento dell’incidente o se, al contrario, fosse stato raggiunto da un’altra persona, ipotesi che non può essere ancora esclusa. La ricerca di eventuali testimoni o di elementi che possano far luce su cosa sia accaduto in quel punto non inquadrato dalle telecamere è cruciale. Ogni dettaglio, ogni traccia, viene attentamente esaminato per comporre un quadro più definito degli eventi.
Suicidio o omicidio? Il mistero persiste
Suicidio o omicidio? Il mistero avvolge la verità, le indagini cercano risposte.
Nonostante l’ipotesi del suicidio sia quella al momento più accreditata dagli inquirenti, restano ancora numerosi punti oscuri che alimentano il mistero e rendono il caso estremamente complesso. Non è possibile escludere del tutto che il ragazzo sia stato raggiunto da un’altra persona prima che l’auto prendesse fuoco. Le autorità non avrebbero trovato elementi che accertino in maniera incontrovertibile il gesto volontario, e rimangono molti dubbi sulle modalità esatte con cui il giovane possa aver dato fuoco alla sua stessa vettura.

Per cercare di fare piena luce su questi interrogativi, i Carabinieri del Ris (Reparto Investigazioni Scientifiche) sono al lavoro, analizzando ogni frammento e residuo presente sull’auto e sulla scena del ritrovamento. La loro competenza è fondamentale per ricostruire la sequenza degli eventi, identificare eventuali acceleranti, o rilevare tracce che possano smentire o confermare l’ipotesi del suicidio. Finché non saranno raccolti tutti gli elementi probatori e le analisi non saranno concluse, il caso del 26enne di Sermoneta Scalo rimarrà avvolto da un velo di incertezza, in attesa di una verità che possa finalmente dare pace alla famiglia e alla comunità. Questo oscuro avvenimento continua a tenere col fiato sospeso la comunità locale e l’opinione pubblica, che sperano di avere risposte chiare e definitive sulla tragica fine del giovane.
