Soldi, ecco quanti ne servono davvero per la felicità: la soglia è un numero che non avresti mai pensato
Un nuovo studio di Harvard rivela la sorprendente soglia di reddito mensile oltre la quale lo stress diminuisce e la vera felicità inizia. Scopri la cifra esatta.
Il vecchio adagio che recita «i soldi non fanno la felicità» è un mantra che spesso sentiamo ripetere, ma quanto c’è di vero in questa affermazione? La questione è complessa e per molti aspetti soggettiva. Se da un lato è innegabile che il denaro possa contribuire a una vita più serena, permettendo di soddisfare bisogni primari e aspirazioni, dall’altro non rappresenta l’unica chiave per il benessere. Per alcune persone, la salute, l’amore o la realizzazione personale rimangono in cima alle priorità, superando di gran lunga l’aspetto economico.
Tuttavia, un gruppo di ricercatori della prestigiosa Università di Harvard ha deciso di affrontare la questione da un punto di vista scientifico, cercando di quantificare una «soglia di reddito» oltre la quale la quotidianità diventa concretamente più felice. La loro indagine si è concentrata sull’identificare quel livello economico che può ridurre lo stress e aumentare la percezione di benessere, fornendo dati sorprendenti su un tema così dibattuto.
La “zona della felicità”: la scienza ha una risposta precisa

La scienza svela la zona della felicità con risposte precise.
Due eminenti ricercatori della Business School di Harvard hanno definito quella che chiamano la «zona della felicità». Secondo i loro studi, questa soglia si attesta intorno ai 75.000 dollari annui, che corrispondono a circa 64.000 euro. Tradotto su base mensile, stiamo parlando di un reddito di circa 5.300 euro. Questo importo, secondo gli scienziati, non indica una ricchezza smodata, ma piuttosto una cifra in grado di garantire una solida stabilità finanziaria, una significativa riduzione dello stress e una maggiore libertà nelle scelte personali.
La logica alla base di questa conclusione è piuttosto diretta: man mano che il reddito cresce, fino a questa soglia, lo stress legato alle finanze tende a diminuire drasticamente. Un tale stipendio mensile permette alle persone di soddisfare agevolmente i propri bisogni essenziali, di pianificare il futuro, di risparmiare e di affrontare eventuali imprevisti senza cadere nel panico. È importante sottolineare, però, che oltre questa specifica soglia, l’incremento del reddito non comporta un aumento proporzionale della felicità quotidiana. La curva del benessere tende ad appiattirsi, suggerendo che il denaro, seppur fondamentale, ha un limite nella sua capacità di generare felicità.
La realtà italiana e il parere dei cittadini
L’Italia vista e percepita dai suoi cittadini: tra fatti e opinioni.
Mentre la scienza propone una cifra precisa per la serenità finanziaria, la realtà italiana si discosta notevolmente da questi parametri. Le prime proiezioni per il 2025 indicano un reddito medio annuo in Italia che oscilla tra i 35.000 e i 37.000 euro lordi. Questo significa che, in media, un cittadino italiano guadagna circa la metà di quanto, secondo gli studi di Harvard, sarebbe necessario per raggiungere una reale tranquillità economica. La situazione è ancor più critica nel Sud Italia, dove lo stipendio medio annuo scende ulteriormente a circa 27.000 euro.
Ma cosa pensano davvero le persone? Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia, e Matthew Killingsworth hanno condotto un’ampia indagine su 33.391 individui negli Stati Uniti. I risultati hanno evidenziato due prospettive principali: per circa il 20% degli intervistati, la felicità continua a crescere fino a raggiungere i 100.000 dollari annui, per poi stabilizzarsi. In questi casi, un reddito superiore può talvolta generare nuove preoccupazioni legate alla gestione di somme elevate. Un’altra parte del campione, invece, ha sostenuto che avere molti soldi non influisce in modo significativo sul proprio benessere personale. Questi individui mettono al primo posto la salute psicofisica, l’amore e le relazioni, sottolineando che dispiaceri emotivi, lutti o problemi di salute non possono essere risolti attraverso il denaro. Il denaro, quindi, emerge come uno strumento potente per la stabilità, ma non come l’unica, né la definitiva, risposta alla ricerca della vera felicità.
