Passata di pomodoro, ecco come riconoscere quelle piene di pesticidi: basta controllare questi dettagli

Altroconsumo ha analizzato le passate di pomodoro più vendute. Scopri quali contengono pesticidi e la sorprendente etichetta che rivoluziona la tua spesa.

Passata di pomodoro, ecco come riconoscere quelle piene di pesticidi: basta controllare questi dettagli
Altroconsumo ha analizzato le passate di pomodoro più vendute. Scopri quali contengono pesticidi e la sorprendente etichetta che rivoluziona la tua spesa.

Con l’avvicinarsi dei cenoni e delle grandi preparazioni culinarie di fine anno, la passata di pomodoro emerge come uno degli ingredienti più richiesti sulle tavole italiane. Essenziale per la base di innumerevoli ricette, dai sughi ai brasati, dai ragù ai piatti più elaborati, la sua qualità e sicurezza diventano requisiti fondamentali. Per rispondere a queste esigenze dei consumatori, Altroconsumo ha recentemente condotto un approfondito test sulle passate più diffuse nella grande distribuzione.

L’analisi non si è limitata a valutare aspetti tradizionali come gusto e consistenza, ma ha posto un’attenzione particolare alla presenza di residui di pesticidi, un parametro sempre più cruciale per i consumatori attenti alla propria salute. I risultati di questa indagine hanno svelato un panorama di mercato ricco e variegato, ma non esente da criticità. Mentre alcuni prodotti presentano tracce multiple di fitofarmaci, pur rientrando nei limiti di legge, altri si sono rivelati completamente puliti. La vera rivelazione? La passata che ha ottenuto il miglior punteggio nel test non è stata quella con il prezzo più elevato, un dettaglio che smonta molti preconcetti sulle etichette premium e invita a una scelta più consapevole, andando oltre il semplice brand.

L’analisi di Altroconsumo: il peso dei pesticidi

L'analisi di Altroconsumo: il peso dei pesticidi

L’analisi di Altroconsumo svela il peso dei pesticidi negli alimenti.

 

Le valutazioni di Altroconsumo hanno abbracciato diversi aspetti cruciali per definire la qualità complessiva delle passate. Sono stati presi in considerazione la qualità della materia prima, la consistenza ideale della passata, il suo livello di acidità, la freschezza aromatica e l’eventuale presenza di sale aggiunto. Tuttavia, il capitolo più sensibile e meticolosamente esaminato è stato senza dubbio quello relativo ai pesticidi. L’associazione ha condotto screening approfonditi su decine di sostanze, incluse quelle impiegate nelle fasi agricole e che spesso si rivelano difficili da rintracciare nei prodotti trasformati.

La buona notizia è che la maggior parte delle passate analizzate rispetta pienamente le soglie di legge stabilite per i residui di fitofarmaci. Nonostante ciò, alcune etichette hanno evidenziato la presenza di combinazioni di residui che, pur non violando le normative vigenti, sollevano interrogativi legittimi sulla qualità del processo agricolo e sulla filiera produttiva. L’obiettivo, per Altroconsumo, è identificare la passata ideale: quella che riesce a coniugare una completa assenza di contaminanti con un gusto eccellente, derivante da un pomodoro raccolto al giusto grado di maturazione e lavorato con rapidità per preservarne intatti profumo e colore.

La sorpresa tra gli scaffali e come scegliere la passata giusta

La sorpresa tra gli scaffali e come scegliere la passata giusta

Tra gli scaffali, la sorpresa: guida pratica per scegliere la passata di pomodoro ideale.

 

Dalla minuziosa comparazione condotta dall’ente, è emesso un dato inatteso e di grande interesse per i consumatori: una passata di fascia di prezzo media è riuscita a superare in performance molte delle sue concorrenti più costose. Questo risultato è stato raggiunto grazie a un equilibrio esemplare tra le sue qualità sensoriali e l’assenza totale di tracce rilevabili di pesticidi. Questa è la vera sorpresa del test, un’ulteriore conferma che il prezzo elevato e l’effettiva bontà di un prodotto non sempre procedono di pari passo, specialmente quando si parla di ingredienti di base per la dispensa quotidiana.

Per effettuare una scelta oculata e consapevole, Altroconsumo consiglia di porre attenzione a diversi fattori chiave. È fondamentale verificare l’origine del pomodoro, un indicatore importante della filiera. Allo stesso modo, è consigliabile controllare l’eventuale presenza di ingredienti aggiunti e valutare la consistenza del prodotto, evitando passate che risultino troppo liquide o eccessivamente acidule. Leggere attentamente l’etichetta si conferma l’arma più efficace a disposizione del consumatore, soprattutto per chi si accinge a preparare piatti lunghi e strutturati durante le imminenti festività. In queste occasioni, la qualità della passata di pomodoro come base fa realmente la differenza, garantendo sicurezza, sapore autentico e una dispensa preparata senza sorprese.