L’Asl taglia le ambulanze per risparmiare, il sindacato “conti alla mano niente risparmio”

1506

#NLSanità #NLTivoli – I conti devono “quadrare” e così l’Asl diminuisce le navette per il trasporto dei malati, dopo una settimana dalla riorganizzazioni “tutta questo risparmio non si vede proprio” come spiegano dalla Cisl FP. “I conti di questa prima settimana di riduzione delle navette – aggiungono dal sindacato – mostrano un costo di minimo 5 mila euro”.

La dirigenza dell’Asl Roma G ha deciso di ridurre le navette, lasciando solo due mezzi “h24” a Tivoli e Colleferro mentre negli altri tre presidi ospedalieri le ambulanze sono presenti solo dalle 8 alle 16. Fuori da questi orari, in caso di necessità, è previsto che si usino mezzi “a chiamata” ed ogni intervento costa circa 250 euro.

“La riorganizzazione del servizio è entrata in vigore il primo luglio – spiega Dimitri Cecchinelli, segretario della Cisl FP – in questi giorni le ambulanze a chiamata sono costate circa 5 mila euro, ovvero 250 mila euro nell’arco di un anno. Il bilancio a fine anno, però, sarà sicuramente più alto. Il minor numero di navette causa ritardi nei trasporti dei pazienti e non quelli che devono essere trasferiti in strutture private sono riusciti ad arrivare in tempo. Gli utenti, così, sono stati costretti a restare un giorno in più in ospedale, magari in pronto soccorso, e l’Asl deve pagare 500 euro al giorno per ogni malato che resta ricoverato. E questo periodo dell’anno, peraltro, è dei più tranquilli. In piena estate ed in inverno i pazienti aumentano”.

“Oltre al problema dei costi – prosegue Cecchinelli –, come avevamo denunciato prima che questa riorganizzazione venisse introdotta, nei pronti soccorso della Roma G sono aumentati i malati. Già la situazione dei reparti d’emergenza è critica, non si può aggravare. In questi giorni abbiamo raccolto diverse lamentele di medici perché le corsie restano piene”.

“Si deve tornare al vecchio sistema – conclude il segretario della Cisl FP – anche perché in previsione c’è un ulteriore taglio di posti letto e la riconversione di alcuni ospedali. I trasferimenti, così aumenteranno ancora”.

Testo da visualizzare in slide show