Indagati in Comune, al via una commissione d’inchiesta. Il sindaco pronto a “rivedere i rapporti fiduciari”
Guidonia Montecelio, sarà una commissione d’inchiesta composta da membri esterni all’amministrazione a valutare dal punto di vista amministrativo l’operato degli impiegati e dei dirigenti coinvolti nell’indagini della Procura per fatture false, gonfiate e forniture fantasma. Così ha deciso il sindaco Eligio Rubeis che non ha escluso neanche la possibilità di “rivedere i rapporti fiduciari” nei […]
Guidonia Montecelio, sarà una commissione d’inchiesta composta da membri esterni all’amministrazione a valutare dal punto di vista amministrativo l’operato degli impiegati e dei dirigenti coinvolti nell’indagini della Procura per fatture false, gonfiate e forniture fantasma. Così ha deciso il sindaco Eligio Rubeis che non ha escluso neanche la possibilità di “rivedere i rapporti fiduciari” nei confronti dei dirigenti di diretta derivazione politica, qualora le accuse mosse nei loro confronti dovessero essere confermate a livello giudiziario.
“Sugli altri non ho competenza – ha detto ieri in conferenza stampa Eligio Rubeis – Ho fiducia nella magistratura. Non resterò fermo. Io e solo io sceglierò i componenti della commissione che dovrà verificare la correttezza amministrativa e procedurale degli atti”.
Per quanto riguarda le eventuali azioni da intraprendere nei confronti dei due dirigenti “fiduciari” del sindaco si dovrà attendere il 29 ottobre quando il gip interrogherà tre dei 17 indagati (due dirigenti ed un impiegato) e dal quale potrebbe scaturire anche una misura cautelare di sospensione. E sempre dopo il 29 sarà convocato il Consiglio Comunale straordinario e urgente chiesto dalle opposizioni di centro sinistra per fare “chiarezza” sulla situazione. “Spetta al presidente del Consiglio – ha spiegato Rubeis – decidere se svolgerlo a porte aperte o meno”.
LE INDAGINI
A far scattare le indagini alcune denunce anonime e circostanziate riferite ad atti prodotti nel periodo che va dal 2007 al 2010. “L’indagine è scaturita – ha raccontato Rubeis -, poco dopo che mi sono insediato ed è partita da alcune denunce anonime circostanziate. Da allora mi sono messo a disposizione degli investigatori ai quali ho messo a disposizione tutti i documenti, centinaia, che mi venivano richiesti. Nel 2010 abbiamo messo in piedi un centro acquisti centralizzato e dato il via all’inventariamento di tutti i beni, mobili e immobili dell’ente”.
