Sulle ceneri del leggendario kartodromo sulla via Tiburtina sorgeranno tre imponenti edifici a uso scolastico, commerciale, culturale e residenziale. Solo una pista per kart elettrici, obbligatoria per vincoli urbanistici del 1976, manterrà un legame con il glorioso passato motoristico. Il progetto, firmato dall’architetto La Bianca per la società cinese “Lanterne Rosse”, include anche 130 nuovi alloggi. In attesa dei pareri definitivi da Comune e Soprintendenza.
GUIDONIA – Una pista per kart (seppur elettrici) di fatto ci sarà. E costituirà l’unico elemento di continuità con il leggendario kartodromo della Pista d’Oro sulla via Tiburtina, dove hanno visto sviluppare il loro talento nomi mitici della Formula 1 come Emanuele Pirro, Giancarlo Fisichella, Ivan Capelli, Fernando Alonso e Lewis Hamilton.
La grande K
Per il resto, sulle ceneri della gloriosa grande K che capeggiava sulla via Tiburtina, verranno realizzati tre enormi edifici che conterranno, a rigor di piano regolatore, cubature a destinazione “scolastiche, culturali, religiose, sanitarie, assistenziali, commerciali, sportive e ricreative, turistiche e ricettive”. Praticamente tutto.
La pista per kart elettrici troverà posto nel piano terra di uno dei capannoni, e la sensazione è che sarà presente solo perché le regole urbanistiche del 1976 hanno ben stampato sui vincoli che l’autodromo deve esserci e basta, pena la bocciatura senza appello dell’intero progetto.
L’acquisto della Lanterne Rosse
Come ricostruito e raccontato in più occasioni dal giornale online Tiburno da oltre un paio di anni, ad accaparrarsi la struttura abbandonata all’asta è stata la società “Lanterne Rosse srl”, dell’imprenditore cinese Xuanjin Zeng, una realtà commerciale dedita all’import/export di prodotti orientali con sede a Pomezia che cuba ogni anno fatturati importanti nell’ordine delle decine di milioni di euro.
Un mega progetto
E con questa acquisizione e la conseguente realizzazione del megaprogetto guidoniano, c’è da credere che gli affari potrebbero decollare non poco, se si pensa a quanto potranno valere le nuove realizzazioni a sfioro della Via Tiburtina in un panorama di realtà commerciali di grande distribuzione che stanno nascendo come i funghi in tutta la zona.
Ma oltre che commerciale, ci sarà posto anche per una vasta zona residenziale. Il progetto che l’architetto guidoniano Giorgio La Bianca ha sviluppato per i committenti cinesi, infatti, prevede che il 20% della cubatura autorizzata possa esser spesa in abitazioni civili, per un totale di circa 7.800 metri quadri. Che tradotti in appartamenti, possono diventare dagli 80 ai 130 alloggi a seconda del taglio che i costruttori vorranno dargli.
Una zona residenziale
Sarà quindi un vero e proprio piano di lottizzazione come il vecchio progetto di realizzazione del quartiere Arcionia proposto dalla precedente proprietà Del Fante alcuni decenni or sono. Attualmente il piano avanzato da La Bianca è al vaglio del settore Urbanistica del Comune di Guidonia Montecelio e una stima realistica dei tempi per capirne l’esito parla chiaramente di settembre.
Oltre al parere di Palazzo Matteotti, comunque, bisognerà vedere l’opinione della Soprintendenza, in quanto è in corso la procedura di riproposizione del cosiddetto “Vincolone”, la protezione paesaggistica del 2016 più volte oggetto di sentenze di annullamento e contenimento, ma che poi il Ministero ripropone ogni volta convintamente.
Giuliano Santoboni
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