Fiume Aniene, ancora cantieri!

ACEA prosegue i lavori del nuovo acquedotto Marcio nell’Aniene, nonostante crisi idrica e danni ambientali. Concesso nuovo prelievo straordinario d’acqua. Solo il comune di Tivoli avvia un confronto, ma manca azione concreta. Cresce l’allarme per fiume, paesaggio e agricoltura. Non c’è pausa per i cantieri ACEA da Tivoli ad Arsoli, durante l’estate qualche giorno di […]

Fiume Aniene, ancora cantieri!

ACEA prosegue i lavori del nuovo acquedotto Marcio nell’Aniene, nonostante crisi idrica e danni ambientali. Concesso nuovo prelievo straordinario d’acqua. Solo il comune di Tivoli avvia un confronto, ma manca azione concreta. Cresce l’allarme per fiume, paesaggio e agricoltura.

Non c’è pausa per i cantieri ACEA da Tivoli ad Arsoli, durante l’estate qualche giorno di riposo s’è visto solo intorno a Ferragosto e di notte, per il resto si lavora a spron battuto lungo la Valle dell’Aniene, per completare la costruzione del Nuovo Acquedotto Marcio dalle sorgenti di Agosta, Arsoli e Marano equo. D’altronde i tempi del PNRR, attraverso il quale stanno arrivando i circa 186 milioni di Euro necessari, hanno scadenze precise.
Sorgente Pertuso
Non solo, secondo Acea nonostante i temporali che durante l’estate hanno afflitto i territori interni, continua la crisi idrica, infatti è stata rinnovata la richiesta, come viene fatto dal 2010, per la concessione del prelevamento straordinario di 150/230 litri al secondo aggiuntivi, oltre i 350 già captati dalla sorgente Pertuso che è la più importante dell’Aniene destinati, attraverso l’acquedotto Simbrivio, ad alcuni Comuni del versante Prenestino, dei Castelli romani e del frusinate.
Prelevamento accordato dalla Regione Lazio nonostante l’osservazione presentata dalle associazioni Italia Nostra regionale e Legambiente Circolo di Tivoli nella quale venivano contestate alcune delle considerazioni di ACEA, particolare veniva citata la documentata scarsità di acqua nel fiume che, visto dal vecchio Ponte Lucano, dal Ponte dell’Acquoria o dal Ponte di Marano equo, mostra livelli di pochi centimetri tanto che i vecchi igrometri che, fino a qualche anno fa indicavano il livello dell’acqua ora, inutili, vedono il loro margine inferiore sempre ben distante dal pelo dell’acqua.
Da anni ormai, forse una decina, l’Aniene non esonda in Valle o a Villa Adriana, tanto da rendere ridicolo quel muro che doveva contenere le piene e resta in piedi, inutile ed offensivo, ostruendo alla vista l’area archeologica del Sepolcro dei Plauzi e dell’antico Ponte di epoca romana.
La scadenza della concessione
Unica nota positiva la scadenza della concessione straordinaria destinata al Simbrivio al 30 novembre prossimo.
Tornando all’acquedotto Marcio nuovo nessuna novità, i lavori proseguono, i cantieri sono sempre più grandi e le devastazioni del paesaggio sempre più imponenti. E’ di pochi giorni fa l’abbattimento di una grande e vetusta conifera all’altezza di Marano equo. Lo dimostrano anche le decine di grandi autocarri, coperti da telone carichi di terra da scavo destinata ad una cava dismessa, che quotidianamente attraversano Tivoli, a volte uno dietro l’altro, contribuendo al dissesto delle strade tiburtine e aumentando pesantemente il traffico cittadino. Non c’è neanche il pudore di utilizzare come alternativa la A24!
I Comuni
Purtroppo non c’è reazione dalla gran parte delle amministrazioni comunali, sembra non interessi a nessun Sindaco la certezza che la nuova grande condotta venga realizzata per captare, dalle sorgenti che alimentano il fiume e trasferire a Roma, altri 2.520 litri al secondo dalle sorgenti dell’Aniene.
Sempre che poi i dati Acea siano documentati, ci sarà qualche rappresentante nella Conferenza dei Sindaci di Acea Ato 2 dei venticinque Comuni interessati al fiume, che alzi la mano per chiederli e renderli pubblici?
Solo a Tivoli qualcosa si muove, due sedute della Commissione comunale Ambiente presieduta da Massimiliano Asquini si sono svolte sulla vicenda Aniene e ad esse sono state invitate le rappresentanze di Italia Nostra e Legambiente insieme al delegato per le acque ed il fiume. Manca però l’attuazione, da parte del Sindaco, di una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale che chiede di convocare sull’argomento i Sindaci della Valle.
Le richieste ad Acea
Le richieste ad Acea sono comunque note: ripristino del paesaggio e della vegetazione e limitazione delle captazioni. Esse derivano da una concessione rilasciata nel 1990, per 6.700 litri al secondo, quando la crisi climatica ancora non si manifestava e le precipitazioni garantivano i livelli dei fiumi ed il loro Minimo Deflusso Vitale.
C’è di che preoccuparsi nel ricordare che a Tivoli l’acqua dell’Aniene alimenta la Villa d’Este e gli Orti irrigui nei quali si coltiva il prezioso Pizzutello di Tivoli!
Manca la memoria storica, eppure nella storia della Val d’Aniene si ricordano i nomi di tre donne di Vicovaro: Cornelia Lillini, Giuseppina Colasanti e Mariantonia Febi che il 5 maggio del 1912 furono arrestate poiché principali protagoniste della rivolta popolare contro la derivazione dell’acqua dell’Aniene destinata ad alimentare la nuova centrale elettrica di … ACEA.
Gianni Innocenti