Carta d’identità: finiti gli appuntamenti in comune per il rinnovo | la nuova regola semplifica tutto
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La carta d’identità non dovrà più essere rinnovata dagli over 70: una svolta che mette fine a code, prenotazioni impossibili e burocrazia pesante per milioni di cittadini.
Per anni, la scadenza del documento è stata una delle incombenze più odiate dagli italiani. Prenotazioni online che saltano, appuntamenti irreperibili, uffici anagrafe sovraccarichi e l’ansia di ritrovarsi con un documento non valido. Per gli anziani, spesso meno abituati ai servizi digitali, tutto questo rappresentava un ostacolo ancora più complesso da affrontare. Ora, però, la situazione cambia radicalmente. La decisione del Ministero della Pubblica Amministrazione punta a eliminare definitivamente questo passaggio per gli over 70, aprendo la strada a un alleggerimento concreto delle procedure quotidiane.
La misura è inserita nel nuovo decreto semplificazioni che il Governo si prepara a presentare in Parlamento. Una scelta che appare come un riconoscimento esplicito delle difficoltà affrontate da milioni di cittadini e che promette di trasformare un obbligo ricorrente in un ricordo del passato.
L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro Paolo Zangrillo nel corso di un intervento pubblico dedicato all’efficienza della Pubblica Amministrazione. Il ministro ha spiegato che il provvedimento rientra in un pacchetto di norme finalizzate a rendere più semplice, immediata e sostenibile la gestione dei documenti indispensabili per la vita quotidiana. Tra queste, spicca la cancellazione del rinnovo obbligatorio della carta d’identità per tutti i cittadini che hanno superato i 70 anni.
In pratica, chi ha più di 70 anni non dovrà più prenotare appuntamenti, presentarsi allo sportello né affrontare iter amministrativi per aggiornare il documento. La carta d’identità diventa dunque un titolo valido senza scadenza nel momento in cui il cittadino raggiunge quella soglia anagrafica. Si tratta di un cambiamento semplice ma potentissimo, destinato ad alleggerire il lavoro degli uffici e a ridurre gli accessi fisici agli sportelli, con benefici per utenti e amministrazioni.
Una rivoluzione attesa: addio code, addio scadenze
Il provvedimento è stato descritto come un esempio “banale”, ma per chi ha passato ore in attesa all’anagrafe non ha nulla di banale. Migliaia di persone anziane ogni anno si trovavano costrette a chiedere aiuto a familiari o vicini per prenotare un appuntamento che spesso compariva online solo per pochi minuti. Le file all’ingresso dei comuni e i tempi di attesa di mesi rappresentavano una delle criticità più sentite dai cittadini.
Con la nuova norma, tutto questo viene meno. Gli over 70 potranno dunque evitare una delle pratiche più fastidiose e ripetitive, ottenendo un dialogo più leggero con la macchina dello Stato. Si tratta di un vero segnale politico: una presa di posizione chiara contro la burocrazia lenta e complicata, capace di scoraggiare soprattutto chi ha più difficoltà a muoversi o a orientarsi tra piattaforme digitali e prenotazioni.
La scelta, inoltre, libera risorse negli uffici, consentendo ai dipendenti comunali di dedicarsi ad altre attività urgenti o ai cittadini che non possono essere esonerati dal rinnovo. Una semplificazione che alleggerisce il carico amministrativo e migliora la qualità dei servizi.

Il decreto semplificazioni prepara altre novità
Secondo il ministro, l’abolizione del rinnovo per gli over 70 rappresenta soltanto la prima tappa di un percorso più ampio. Il decreto semplificazioni dovrebbe contenere ulteriori misure pensate per ridurre gli adempimenti legati ai documenti personali e ai rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione. L’obiettivo è arrivare a iter digitali più intuitivi, scadenze meno frequenti e maggiori esenzioni per categorie fragili o a rischio.
L’eliminazione del rinnovo della carta d’identità è così interpretata come una sorta di antipasto di un progetto più grande: quello di uno Stato capace di essere meno burocratico e più vicino alle necessità reali delle persone. Una misura che non solo migliora la vita degli over 70, ma che lancia un messaggio preciso: compiti amministrativi ripetitivi e inutilmente complessi possono essere eliminati.
In attesa del testo finale del decreto, resta l’impressione di un cambiamento concreto e immediato, una novità che alleggerisce un peso quotidiano e che potrebbe inaugurare una stagione di semplificazioni più radicali. Per milioni di cittadini, un piccolo grande sollievo che segna la direzione di un’amministrazione finalmente più pragmatica.
