Ospedale di Tivoli | Adesso c’è il bando per la concessione dei bar: come fare la domanda

La Asl Roma 5 ha indetto una gara d’appalto per la gestione dei bar in quattro ospedali. Scopri i dettagli economici e le cifre in gioco per la concessione.

Ospedale di Tivoli | Adesso c’è il bando per la concessione dei bar: come fare la domanda
Asl Roma 5, al via la gara per i bar ospedalieriLa Asl Roma 5 ha ufficialmente indetto una gara a procedura aperta per l’affidamento in concessione dei locali destinati a servizi bar all’interno di quattro importanti nosocomi. Questa iniziativa riguarda gli ospedali di Tivoli, Palestrina, Colleferro e Subiaco, rappresentando un’opportunità significativa per operatori del settore e un potenziale introito considerevole per l’azienda sanitaria locale.

La decisione è stata formalizzata con la delibera numero 2323, approvata lunedì 15 dicembre dal Direttore Generale della Asl Roma 5, Silvia Cavalli. L’atto definisce il disciplinare di gara, stabilendo criteri e modalità per l’aggiudicazione. La concessione avrà una durata di otto anni, suddivisa in due periodi (quattro anni più quattro anni), un lasso di tempo considerato adeguato per permettere ai futuri concessionari di recuperare gli investimenti effettuati e ottenere un congruo ritorno sul capitale impiegato. La procedura di gara si basa sul criterio del prezzo più vantaggioso, garantendo così una selezione che tenga conto sia dell’offerta economica che della qualità complessiva del servizio proposto.

Le cifre della concessione e la ripartizione per ospedale

Le cifre della concessione e la ripartizione per ospedale

Il dettaglio delle cifre di concessione e della ripartizione ospedaliera.

 

L’appalto per la gestione dei bar ospedalieri si preannuncia come un’operazione di grande portata economica. La Asl Roma 5 prevede di incassare un importo complessivo annuale di ben 177.000,00 euro. Tradotto sull’intera durata della concessione di otto anni, questo significa un totale di un milione 416.000 euro. Queste cifre sottolineano l’importanza strategica di questi servizi non solo per i cittadini e il personale sanitario, ma anche per le finanze dell’azienda stessa.

Il disciplinare di gara dettaglia anche la ripartizione dei canoni per ciascuna struttura ospedaliera coinvolta. Il bar dell’Ospedale di Tivoli, ad esempio, prevede un canone di 80 mila euro annui, per un totale di 640 mila euro nell’arco degli otto anni. Per l’Ospedale di Palestrina, l’incasso stimato è di 30 mila euro l’anno, raggiungendo i 240.000 euro complessivi. La gestione del bar dell’Ospedale di Colleferro è valutata a 55 mila euro annuali, pari a 440 mila euro totali. Infine, per il bar dell’Ospedale di Subiaco, il canone base ammonta a 12 mila euro l’anno, per un totale di 96 mila euro nell’intera durata della concessione. Questi importi rappresentano i canoni minimi attesi dalla Asl, su cui gli offerenti baseranno le proprie proposte economiche.

Obiettivi e attese per i servizi ai cittadini

Obiettivi e attese per i servizi ai cittadini

Obiettivi e attese delineano la qualità dei servizi per i cittadini.

 

L’indizione di questa gara non mira solo a garantire introiti per la Asl, ma anche a migliorare la qualità dei servizi offerti all’interno delle strutture ospedaliere. I bar negli ospedali sono punti di riferimento essenziali per i pazienti, i loro familiari e tutto il personale medico e paramedico, offrendo momenti di ristoro e supporto in contesti spesso delicati. L’obiettivo è selezionare concessionari in grado di offrire servizi efficienti, di qualità e con un’ampia varietà di prodotti, rispondendo alle diverse esigenze di un pubblico eterogeneo.

La scelta del “prezzo più vantaggioso” come criterio di aggiudicazione suggerisce che la Asl è attenta non solo all’aspetto economico puro, ma anche alla capacità dei partecipanti di presentare un progetto gestionale solido e orientato al servizio. La durata di otto anni della concessione è un incentivo per gli operatori a investire in attrezzature moderne e in una gestione efficiente, sapendo di poter ammortizzare i costi nel tempo. Si attendono quindi proposte competitive che possano non solo massimizzare gli introiti per la Asl Roma 5, ma soprattutto elevare lo standard dei servizi offerti a chi frequenta quotidianamente questi importanti presidi sanitari della provincia di Roma.