Natale cancellato all’hotel romano | Lavoratori in sciopero: Nessun regalo per le famiglie

Lavoratori del Marriott Park Hotel di Roma in sciopero. Stipendi e tredicesima in ritardo compromettono il Natale. Una situazione insostenibile per decine di famiglie.

Natale cancellato all’hotel romano | Lavoratori in sciopero: Nessun regalo per le famiglie
Lavoratori del Marriott Park Hotel di Roma in sciopero. Stipendi e tredicesima in ritardo compromettono il Natale. Una situazione insostenibile per decine di famiglie.

Le festività natalizie sono ormai alle porte, ma per oltre 30 dipendenti di Hotel Evolution, la società che gestisce il personale di diverse strutture, tra cui il celebre Rome Marriott Park Hotel di Roma, l’aria di festa è stata brutalmente spenta. Il motivo? Una situazione insostenibile di ritardi nei pagamenti che si trascina da tempo, culminata nella decisione di incrociare le braccia proprio in uno dei periodi più delicati dell’anno.

La protesta, scattata il 19 dicembre 2025, è il grido disperato di lavoratori e lavoratrici che si trovano a dover fare i conti con stipendi non ricevuti e la tredicesima mensilità rimandata a gennaio. «Come possiamo festeggiare il Natale con queste premesse? Lavoreremo nei giorni di festa, come ci impone il tipo di lavoro che facciamo. Ma quando ci troveremo a casa non potremo comunque permetterci di festeggiare. Cosa dovremmo raccontare alle nostre famiglie?» è la domanda angosciante che risuona tra i corridoi dell’albergo.

La protesta e i ritardi cronici nei pagamenti

La protesta e i ritardi cronici nei pagamenti

Protesta per i cronici ritardi nei pagamenti: la rabbia dei lavoratori.

 

La decisione di scioperare è stata innescata da una comunicazione aziendale che ha confermato i timori dei dipendenti. Fabrizio, uno degli impiegati, ha rivelato che «proprio ieri, ci è arrivata un’email in cui l’azienda ci ha comunicato che la tredicesima arriverà il 12 gennaio. Nel frattempo restiamo ancora in attesa dello stipendio di novembre». Secondo il contratto, lo stipendio dovrebbe essere versato entro il 6 del mese, una scadenza che, come sottolineato da Fabrizio, la società «spesso sfora» nonostante le richieste di proroga al 20.

Il documento inviato da Hotel Evolution giustifica il posticipo con «stringenti e temporanee esigenze di cash flow aziendale, in linea con una prudente gestione finanziaria atta a garantire la stabilità operativa complessiva». Tuttavia, per i lavoratori, questo copione è già stato visto troppe volte. «Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a ritardi simili nei pagamenti. Ogni mese rischiamo di ricevere gli stipendi in ritardo», ha aggiunto Fabrizio, evidenziando come persino la quattordicesima sia arrivata con notevole ritardo, solo a settembre.

Un futuro incerto e l’assenza di dialogo

Un futuro incerto e l'assenza di dialogo

L’incertezza globale e l’assenza di dialogo disegnano un domani difficile.

 

La precarietà dei pagamenti non è l’unico problema che affligge i circa 700 dipendenti di Hotel Evolution, distribuiti in diverse strutture, inclusi i circa 30 fissi e un centinaio a chiamata del Marriott Park Hotel. Molti lavoratori lamentano di essere costretti a terminare il turno in anticipo, non raggiungendo così il monte ore mensile stabilito, e di non ricevere il compenso per le ore di straordinario effettuate. «Chi deve pagare il mutuo non sa come fare. Chi è rimasto con 60 euro sul conto non può permettersi di festeggiare. E chi non sa cosa raccontare ai bambini questo Natale», racconta Marco, un altro dipendente, dipingendo un quadro di profonda disperazione.

La situazione è aggravata dalla quasi totale assenza di dialogo con i vertici aziendali. «C’è chi ha più riprese ha provato a contattare gli uffici. Ma non hanno mai avuto risposta. L’amministratore delegato è irraggiungibile da giugno», ha dichiarato Fabrizio, sottolineando la mancanza di un referente in grado di fornire risposte o soluzioni. Durante lo sciopero, la società ha fatto ricorso a lavoratori a chiamata per sopperire alle assenze, un segno delle difficoltà e delle dinamiche precarie che caratterizzano il settore. Questo scenario lascia i lavoratori con un senso di impotenza e un futuro incerto, incapaci di pianificare serenamente non solo le festività, ma anche la propria quotidianità.