Poste Italiane ha già deciso: addio a bollettini e raccomandate | Sei costretto ad andare qui per rifarli

Poste Italiane (Ai)

Poste Italiane (Ai)

Una decisione che sta facendo discutere milioni di cittadini: Poste Italiane si prepara a dire addio a bollettini e raccomandate così come li abbiamo sempre conosciuti, aprendo a un cambiamento profondo che rischia di mettere in difficoltà soprattutto le fasce più fragili della popolazione.

Negli ultimi mesi è emerso con sempre maggiore chiarezza un orientamento preciso: il servizio postale tradizionale non è più al centro della strategia di Poste Italiane. Bollettini cartacei, raccomandate e comunicazioni fisiche rappresentano ormai una parte marginale delle attività degli uffici postali, mentre crescono in modo esponenziale i servizi digitali, finanziari e assicurativi.

La prospettiva è quella di una trasformazione strutturale che potrebbe diventare concreta con la scadenza del contratto di servizio universale. In quel momento, molte delle operazioni oggi garantite per legge potrebbero non essere più assicurate con le stesse modalità, costringendo cittadini e imprese a cambiare abitudini consolidate da decenni.

Una scelta che nasce dai conti e cambia il volto degli uffici postali

Alla base di questa svolta c’è una valutazione economica molto chiara. Secondo quanto spiegato dai vertici aziendali, il servizio postale tradizionale è da anni sottocompensato e non riesce più a sostenersi con le sole entrate generate da bollettini e raccomandate. I costi di gestione degli sportelli, del personale e della logistica superano ormai i ricavi legati a questi servizi.

Non è un caso se, entrando oggi in molti uffici postali, la maggior parte delle operazioni riguarda conti, carte, risparmio e servizi digitali. Le raccomandate e i bollettini sono diventati residuali, utilizzati soprattutto da anziani, piccoli comuni e cittadini meno digitalizzati. Proprio questo squilibrio ha portato Poste Italiane a ritenere non più sostenibile il modello attuale.

Fila alle poste (Ai)
Fila alle poste (Ai)

Dove dovranno andare i cittadini e cosa cambia davvero

La domanda che molti si pongono è semplice: cosa succederà a chi ha ancora bisogno di questi servizi? In prospettiva, i pagamenti tramite bollettino saranno sempre più spostati su canali alternativi, come piattaforme online, app dedicate o sistemi digitali integrati con la pubblica amministrazione. Per chi non utilizza internet, questo passaggio rischia di diventare un vero ostacolo.

Per quanto riguarda le raccomandate, il futuro sembra orientato verso strumenti digitali come la PEC o altri sistemi di recapito elettronico certificato. Questo significa che chi non dispone di strumenti digitali adeguati potrebbe essere costretto a rivolgersi a soggetti diversi dagli uffici postali tradizionali, oppure a punti di ritiro specifici che non sempre saranno facilmente raggiungibili.

Il cambiamento non sarà immediato, ma la direzione è ormai tracciata. Poste Italiane punta a diventare sempre meno un operatore postale e sempre più una piattaforma di servizi, lasciando alle spalle quella funzione storica che per decenni ha rappresentato un presidio fondamentale soprattutto nei territori più piccoli.

Resta aperto il tema dell’impatto sociale. Per molti cittadini, soprattutto anziani, il bollettino cartaceo e la raccomandata non sono solo strumenti, ma punti di riferimento. L’addio a questi servizi rischia di accentuare il divario digitale, rendendo più complesso l’accesso a diritti, comunicazioni ufficiali e pagamenti essenziali.

In attesa di decisioni definitive, una cosa appare certa: il modello di Poste Italiane sta cambiando in modo irreversibile e chi non si adeguerà alle nuove modalità potrebbe trovarsi costretto a “fare i salti mortali” per svolgere operazioni che un tempo erano semplici e immediate.