L’intervista alla lista Una Nuova Storia

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#NLPolitica #Tivoli #‎CCGTIVOLI‬ – L’intervista alla lista Una Nuova Storia

Come e perché nasce questa lista?

Il nostro progetto è parte di quello più ampio proposto da Una Nuova Storia, una lista nata in occasione delle scorse elezioni comunali. All’interno di essa differenti personalità hanno scelto di lottare per veder rivitalizzata la propria città, rimetterla in contatto con i suoi cittadini e alleggerirla delle logiche di una politica locale spesso immobile e passiva. La crescita di questo progetto non si è arrestata dopo i risultati positivi alle elezioni, con i due seggi ottenuti in Consiglio Comunale, e ha portato alla formazione di un gruppo sempre più affiatato e strutturato. Noi, i “piccoli” di questo gruppo, abbiamo sentito di dover portare avanti questo modo di vivere la società, e questa è la migliore occasione per provarci.

Che obiettivi avete nel vostro programma?
Il nostro programma, reperibile sulla nostra pagina facebook (Una Nuova Storia), tocca vari ambiti fondamentali nella vita dei giovani: la cultura, l’istruzione, lo sport, vitali nella formazione di un cittadino conscio della propria condizione; la connessione e l’organicità della città, non solo dal punto di vista strettamente logistico; l’educazione a porsi domande e valutare l’ambiente circostante, a partire dalla vita politica. Inoltre ci teniamo a sottolineare la centralità, all’interno della nostra iniziativa, del programma: crediamo fermamente che si debba scegliere di votare non le persone, per amicizia o conoscenza, bensì le idee che esse portano avanti. 

Cosa sperate di riuscire ad ottenere per i giovani grazie a questo speciale Consiglio Comunale?
Al giorno d’oggi assistiamo sempre di più all’allontanamento dei giovani dalla politica: molti ragazzi la giudicano estranea, inerente a realtà a loro lontane. Il Consiglio dei Giovani è lo strumento migliore per invertire questo circolo vizioso e per creare un punto di contatto tra i giovani e le problematiche relative alla società in cui viviamo. Le stesse elezioni, grazie anche ai contrasti tra le liste in campagna elettorale, sono un primo passo in questa direzione.

Quattro liste, tanti candidati, eppure si tratta “solo” di giovani, può essere considerato come un messaggio ai “grandi” e alla loro politica?
Un alto tasso di partecipazione è sempre un buon segnale di dinamismo e vitalità politica, ma siamo contrari alle generalizzazioni: è anche grazie all’operato di molti “grandi” se oggi abbiamo la possibilità di esprimere le nostre idee tramite un organo apposito e, soprattutto, se ci ritroviamo così numerosi a farlo. Dividere i grandi dai piccoli è stato l’errore a cui questo progetto vuole porre rimedio.

 

Una Nuova Storia

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